Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 11, Paragrafi 145-152, pag 2

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 11, Paragrafi 145-152

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 11, Paragrafi 145-152
[147] quin et patentibus dormiunt lepores multique hominum, quos κορυβαντιά Graeci dicunt [147] Anzi dormono con occhi aperti le lepri e molti uomini, che i Greci chiamano coribantici
tenuibus multisque membranis eos natura composuit, callosis contra frigora caloresque in extumo tunicis, quas subinde purificat lacrimationum salivis, lubricos propter incursantia et mobiles La natura li conformò con molte e sottili membrane, nella parte esterna con tuniche spesse contro i freddi e i caldi, che ripulisce man mano con umori delle lacrime, rapidi e veloci a causa di ciò che li può danneggiare
[148] Media eorum cornua fenestravit pupilla, cuius angustiae non sinunt vagari incertam aciem ac velut canali dirigunt obiterque incidentia facile declinant, aliis nigri, aliis ravi, aliis glauci coloris orbibus circumdatis, ut habili mixtura et accipiatur circumiecto candore lux et temperato repercussu non obstrepat [148] A metà dei loro angoli creò un'apertura la pupilla, le cui strettezze non permettono che la vista vaghi incerta e guidano come in un canale e occasionalmente scansano facilmente gli impedimenti, circondati da cerchi per alcuni di colore nero, per altri grigio, per altri azzurro,cosicché con sapiente mescolanza è anche colta la luce dal bianco che circonda e col riflesso regolato non disturba

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 36, Paragrafi 01-11
Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 36, Paragrafi 01-11

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 36, Paragrafi 01-11

adeoque his absoluta vis speculi, ut tam parva illa pupilla totam imaginem reddat hominis Pertanto per essi l'assoluta potenza dello specchio, cosicché quella pupilla tanto piccola rifletta tutta l'immagine dell'uomo
ea causa est, ut pleraeque alitum e manibus hominum oculos potissimum adpetant, quod effigiem suam in iis cernentes velut ad cognita desideria sua tendunt Questo è il motivo, per cui la maggior parte degli uccelli dalle mani degli uomini attacca soprattutto gli occhi, poiché vedendo in questi la propria immagine tende come verso i propri oggetti di desiderio conosciuti

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 02, Paragrafi 01-13
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Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 02, Paragrafi 01-13

[149] veterina tantum quaedam ad incrementa lunae morbos sentiunt [149] Solo alcune bestie da soma patiscono malattie al crescere della luna
sed homo solus emisso umore caecitate liberatur Ma solo l'uomo, eliminato l'umore, è liberato dalla cecità

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 26, Paragrafi 03-78
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Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 26, Paragrafi 03-78

post vicensimum annum multis restitutus est visus, quibusdam statim nascentibus negatus nullo oculorum vitio, multis repente ablatus simili modo nulla praecedente iniuria Dopo il ventesimo anno a molti è restituita la vista, ad alcuni appena nati subito negata senza alcun difetto degli occhi, a molti tolta improvvisamente nello stesso modo senza nessun precedente malanno
venas ab iis pertinere ad cerebrum peritissimi auctores tradunt; ego et ad stomachum crediderim: certe nulli sine redundatione eius eruitur oculus Espertissimi scrittori tramandano che da questi le vene si dirigono verso il cervello; io crederei anche verso lo stomaco: certo a nessuno è cavato un occhio senza il suo sconvolgimento

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Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 07, Paragrafi 185 - 190

[150] morientibus illos operire rursusque in rogo patefacere Quiritium magno ritu sacrum est, ita more condito, ut neque ab homine supremum eos spectari fas sit et caelo non ostendi nefas [150] Secondo un grande rituale dei Romani è sacro chiudere quelli ai morenti e di nuovo aprirli sul rogo, con un'usanza così radicata, che non è lecito che essi siano guardati dall'uomo al momento supremo ed illecito non essere mostrati al cielo

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