nec adulteria novere nullave propter feminas inter se proelia ceteris animalibus pernicialia, nec quia desit illis amoris vis, namque traditur unus amasse quandam in Aegypto corollas vendentem ac, ne quis vulgariter electam putet, mire gratam Aristophani celeberrimo in arte grammatica, [14]alius Menandrum Syracusanum incipientis iuventae in exercitu Ptolemaei, desiderium eius, quotiens non videret, inedia testatus |
Non conobbero gli adulteri o nessuna lotta fra loro a causa delle femmine letali per gli altri animali, non perché manchi a quelli la forza dell'amore, infatti si tramanda che in Egitto uno amasse una donna che vendeva ghirlande e, affinché qualcuno non la ritenesse scelta comunemente, mirabilmente gradita ad Aristofane famosissimo nell'arte della grammatica, [14] un altro, il siracusano Menandro di incipiente giovinezza nell'esercito di Tolomeo, a conferma della sua passione, l'inedia tutte le volte che non lo vedeva |