postea et per funes incessere, lecticis etiam ferentes quaterni singulos puerperas imitantes, plenisque homine tricliniis accubitum iere per lectos ita libratis vestigiis, ne quis potantium attingeretur | Poi avanzarono anche sulle funi, portando anche delle lettighe in quattro mentre i singoli imitavano le puerpere, e raggiunsero il posto nei triclinii affollati di gente muovendosi attraverso i letti con le zampe in modo, che nessuno dei commensali fosse sfiorato |
[6]certum est unum tardioris ingeni in accipiendis quae tradebantur, saepius castigatum verberibus, eadem illa meditantem noctu repertum | [6] E' certo che uno più lento d'intuito nel recepire le cose che venivano insegnate, punito più spesso con bastonate, fu trovato che provava di notte quelle cose |
mirum et adversis quidem funibus subire, sed maxime regredi, utique pronis | Anche incredibile il camminare poi su funi tese, ma soprattutto tornare indietro, e comunque proni |
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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 30, Paragrafi 42-115
Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 30, Paragrafi 42-115
Mucianus III consul auctor est aliquem ex iis et litterarum ductus Graecarum didicisse solitumque perscribere eius linguae verbis: "Ipse ego haec scripsi et spolia Celtica dicavi," itemque se vidente Puteolis, cum advecti e nave egredi cogerentur, territos spatio pontis procul a continente porrecti, ut sese longinquitatis aestimatione fallerent, aversos retrorsus isse | Muciano console tre volte testimonia che qualcuno fra questi aveva imparato anche il tracciato dell'alfabeto greco ed era solito scrivere con le parole della sua lingua: "Io stesso ho scritto queste cose e ho dedicato le spoglie celtiche", e ugualmente presente lui a Pozzuoli, mentre arrivati erano spinti a scendere da una nave, che spaventati dalla lunghezza di un ponte gettato da lontano dalla terraferma, per ingannare se stessi sulla misura della lunghezza, procedettero rivolti al contrario |
[7]Praedam ipsi in se expetendam sciunt solam esse in armis suis, quae Iuba cornua appellat, Herodotus tanto antiquior et consuetudo melius dentes | [7] Essi stessi sanno che la preda che bisogna cercare in loro è solo nelle loro armi, che Giuba chiama corna, Erodoto tanto più antico e la tradizione più adeguatamente zanne |
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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 28, Paragrafo 187-216
Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 28, Paragrafo 187-216
quam ob rem deciduos casu aliquo vel senecta defodiunt | Perciò sotterrano quelle cadute per un qualche accidente o per vecchiaia |
hoc solum ebur est; cetero et in his quoque, qua corpus intexit, vilitas ossea | Questo solo è avorio; per il resto e anche in queste, ossi di poco valore con cui si ricopre il corpo |
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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 08, Paragrafi 193 - 201
Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 08, Paragrafi 193 - 201
quamquam nuper ossa etiam in laminas secari coepere paenuria: etenim rara amplitudo iam dentium praeterquam ex India reperitur; cetera in nostro orbe cessere luxuriae | Sebbene recentemente per la mancanza anche le ossa cominciarono ad essere tagliate in lamine: infatti ormai la rara grandezza delle zanne si trova soltanto in India; nella nostra zona sparirono i rimanenti oggetti di lusso |
[8]dentium candore intellegitur iuventa | [8] La giovinezza si riconosce dal candore delle zanne |
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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 19, Paragrafi 66-69
Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 19, Paragrafi 66-69
circa hos beluis summa cura: alterius mucroni parcunt, ne sit proeliis hebes, alterius operario usu fodiunt radices, inpellunt moles; circumventique a venantibus primos constituunt quibus sint minimi, ne tanti proelium putetur, postea fessi inpactos arbori frangunt praedaque se redimunt | Somma cura verso queste da parte degli animali: di una conservano il puntale, affinché non sia spuntato nelle battaglie, dell'altra per uso lavorativo dissotterrano le radici, spingono massi; e circondati dai cacciatori schierano per primi quelli a cui sono più piccole, affinché non sia considerata tanto la battaglia, dopo stanchi sbattono verso l'albero quelle spezzate e si riscattano con la preda |