Livio, Ab urbe condita: Libro 45; 01 - 22, pag 3

Livio, Ab urbe condita: Libro 45; 01 - 22

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 45; 01 - 22
Tum maximum in terris Macedonum regnum nomenque; inde morte Alexandri distractum multa regna, dum ad se quisque opes rapiunt, laceratis viribus a summo culmine fortunae ad ultimum finem centum quinquaginta annos stetit

[10] Victoriae Romanae fama cum pervasisset in Asiam, Antenor, qui cum classe lemborum ad Phanas stabat, Cassandriam inde traiecit

C Popilius, qui Deli in praesidio navibus Macedoniam petentibus erat, postquam debellatum in Macedonia et statione summotos hostium lembos audivit, dimissis et ipse Attali navibus ad susceptam legationem peragendam navigare Aegyptum pergit, ut prius occurrere Antiocho posset, quam ad Alexandreae moenia accederet
Fu quello il momento della massima estensione del regno e della gloria macedone sulla terra; poi con la morte di Alessandro, diviso molti regni, mentre ognuno cercava di arraffare per sé maggiore potenza, con le forze lacerate si mantenne per un arco di centocinquanta anni dall'apogeo della gloria alla sua fine estrema

[10] Diffusasi in Asia la notizia della vittoria dei Romani, Anteriore che con la sua flotta di navi veloci sta zionava a Fane, di qui passò a Cassandria

C Popilio, che si trovava Delo per protegger le navi dirette in Macedonia, come seppe della completa cessazione delle ostilità in Macedonia e dello sgombro da parte della flot tiglia nemica di quella base, anche lui lasciò andare le navi alleate e continuò la navigazione verso l'Egitto per portare a termine l'ambasceria di cui aveva ricevuto in carico, in modo da incontrarsi con Antioco, prima che questi si avvicinasse alle mura di Alessandria
Cum praeterveherentur Asiam legati et Loryma venissent, qui portus viginti paulo amplius milia ab Rhodo abest, ex adverso urbi ipsi positus, principes Rhodiorum occurruntiam enim eo quoque victoriae fama perlata eratorantes, ut Rhodum deveherentur: pertinere id ad famam salutemque civitatis, noscere ipsos omnia, quae acta essent que agerentur Rhodi, et conperta per se, non volgata fama Romam referre

Diu negantes perpulerunt, ut moram navigationis brevem pro salute sociae urbis paterentur

Postquam Rhodum ventum est, in contionem quoque eos iidem precibus pertraxerunt
Mentre i legati costeggiavano l'Asia, giunti a Lorima, un porto situato a poco più di venti miglia da Rodi e proprio di fronte alla città, si fanno loro incontro i capi dei Rodii - già anche ad essi era arrivata la notizia della vittoria - pregandoli di fare una deviazione sino a Rodi: era cosa di molta importanza per il buon nome e la salvezza della città che personalmente si rendessero conto dei passati ed attuali sviluppi della situazione a Rodi e ne riferissero a Roma, dopo averli appurati da sé, non già sulla base di notizie divulgate dalla voce pubblica

Per quanto a lungo si rifiutassero, alla fine riuscì loro d'indurli a concedere una breve sosta della navigazione a beneficio della città alleata

Arrivati a Rodi quei medesimi capi a furia d'insistere finirono col trascinarli anche nell'assemblea
Adventus legatorum auxit potius timorem civitati quam minuit; omnia enim Popilius, quae singuli universique eo bello hostiliter dixerant fecerantque, rettulit, et vir asper ingenio augebat atrocitatem eorum, quae dicerentur, voltu truci et accusatoria voce, ut, cum propriae simultatis nulla causa cum civitate ei esset, ex unius senatoris Romani acerbitate, qualis in se universi senatus animus esset, coniectarent

C Decimi moderatio fuit, qui in plerisque eorum, quae commemorata a Popilio essent, culpam non penes populum, sed penes paucos concitores volgi esse dixit: eos, venalem linguam habentis, decreta plena regiae adsentationis fecisse et eas legationes misisse, quarum Rhodios semper non minus puderet quam paeniteret

Quae omnia, si sana mens populo foret, in capita noxiorum versura
L'arrivo dei legati piuttosto che diminuire accrebbe il timore della città; infatti Popilio riportò una ad una tutte le cose che i singoli capi e la città tutta insieme avevano detto o fatto di ostile in quella guerra e uomo di aspra natura qual era accresceva la durezza della sua requisitoria col suo volto truce e il tono accusatore della voce, cosic ché, non avendo alcun motivo di personale rancore con la città, dall'asprezza di un solo senatore romano i Rodii potevano immaginare quale fosse il generale sentimento di tutto il senato verso di loro

Più pacato fu di C Decimio, il quale affermò che di parecchi dei fatti menzionati da Popilio la responsabilità ricadeva non già sul popolo, ma sui pochi che avevano aizzato la massa: erano stati questi, dotati di una lingua facil mente corruttibile, a prendere deliberazioni piene di adula zione per il re e ad inviare quelle ambascerie, di cui i Rodii dovrebbero sempre non meno vergognarsi che pen tirsi

Tutto ciò, se il popolo aveva giudizio, sarebbe ricaduto sulle teste dei responsabili

Maybe you might be interested

Livio, Ab urbe condita: Libro 27; 41 -  43
Livio, Ab urbe condita: Libro 27; 41 - 43

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 27; 41 - 43

Cum magno adsensu auditus est, non magis eo, quod multitudinem noxa levabat, quam quod culpam in auctores verterat

Itaque cum principes Rhodiorum Romanis responderent, nequaquam tam grata oratio eorum fuit, qui, quae Popilius obiecerat, diluere utcumque conati sunt, quam eorum, qui Decimio in auctoribus ad piaculum noxae obiciendis adsensi sunt

Decretum igitur extemplo, ut, qui pro Perseo adversus Romanos dixisse quid aut fecisse convincerentur, capitis condemnarentur

Excesserant urbe sub adventum Romanorum quidam, alii mortem sibi consciverunt

Legati non ultra quam quinque dies Rhodi morati Alexandream proficiscuntur

Nec eo segnius iudicia ex decreto coram iis facto Rhodii exercebant; quam perseverantiam in exequenda re tam Decimi lenitas quam
Fu ascoltato fra grandi mani festazioni di approvazione, non tanto perché alleviava le col pe del popolo, quanto perché ne ritorceva la responsabilità sugli istigatori

E così nella risposta dei cittadini più eminenti in nessun modo fu tanto gradito l'intervento di quelli che cercavano comunque di confutare le accuse di Popilio, quanto il discorso di chi consentiva con Decimio sulla necessità di offrire i responsabili in soddisfazione della colpa

Perciò fu deliberato all'istante che tutti quelli di cui fosse provato che avevano parlato od agito in fa vore di Perseo contro i Romani, fossero condannati a morte

Erano usciti dalla città all'arrivo dei Romani alcuni di questi, altri si dettero la morte di propria mano

I legati, fermatisi a Rodi non più di cinque giorni, ne ripar tono per Alessandria

Né per questo più a rilento i Rodii istruivano processi in base al decreto fatto in loro presenza; tale ostinazione nel dargli esecuzione sia della mitezza di Decimio sia
[11] haec gererentur, Antiochus frustra temptatis moenibus Alexandreae abscesserat ceteraque Aegypto potitus, relicto Memphi maiore Ptolemaeo, cui regnum quaeri suis viribus simulabat, ut victorem mox adgrederetur, in Syriam exercitum abduxit

Nec huius voluntatis eius ignarus Ptolemaeus, dum conterritum obsidionis metu minorem fratrem haberet, posse se recipi Alexandreae et sorore adiuvante et non repugnantibus fratris amicis ratus primum ad sororem, deinde ad fratrem amicosque eius non prius destitit mittere, quam pacem cum iis confirmaret

Suspectum Antiochum effecerat, quod cetera Aegypto sibi tradita Pelusi validum relictum erat praesidium
[11] lo svolgersi di questi avvenimenti, An tioco dopo aver invano tentato di attaccare le mura di Alessandria, se ne era ritirato e impadronitosi del resto del l'Egitto, lasciato a Memfi il più anziano dei Ptolemei, in favore del quale fingeva di riconquistare il regno con le sue forze militari, per poi rivolgersi contro quello dei fra telli che fosse riuscito a prevalere sull'altro, ricondusse l'esercito in Siria

Non ignaro di queste sue inten zioni Ptolemeo, ritenendo di poter ritornare ad Alessandria profittando del timore causato al fratello minore dall'as sedio della città sia col sostegno della sorella sia con il consenso dei confidenti del fratello, non cessò d'inviare messi dapprima alla sorella, poi al fratello e agli amici di lui, sino a quando non ebbe fatta la pace con loro

Gli rendeva sospetto Antioco il fatto che affidatogli il governo di tutto il resto dell'Egitto, avesse lasciato un considerevole presidio a Pelusio

Maybe you might be interested

Livio, Ab urbe condita: Libro 21; 51-63
Livio, Ab urbe condita: Libro 21; 51-63

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 21; 51-63

Apparebat claustra Aegypti teneri, ut, cum vellet, rursus exercitum induceret; bello intestino cum fratre eum exitum fore, ut victor fessus certamine nequaquam par Antiocho futurus esset

Haec prudenter animadversa maiore cum adsensu minor frater quique cum eo erant acceperunt; soror plurimum adiuvit non consilio modo, sed etiam precibus

Itaque consentientibus cunctis pace facta Alexandream recipitur, ne multitudine quidem adversante, quae in bello non per obsidionem modo, sed etiam, postquam amoenibus abscessum est, quia nihil ex Aegypto subvehebatur, omnium rerum adtenuata inopia erat
Era chiaro che teneva in mano la chiave dell'Egitto, per ricondurvi l'eser cito quando voleva: della guerra dornestica contro il fratello tale sarebbe stato l'esito che il vincitore, stremato dalla lotta, non avrebbe potuto in alcun modo tener testa ad Antioco

Queste osservazioni lungimiranti del fratello maggiore furono accolte con favore dal fratello minore e dai suoi amici: moltissimo aiutò la sorella non solo con i consigli, bensì anche con le preghiere

E così in mezzo al generale consenso, fatta la pace, viene accolto ad Alessandria, senza che neppure il popolo mostrasse opposizione, sebbene durante la guerra, sia al tempo dell'assedio, sia dopo il ritiro delle truppe dalle mura, per mancanza dei rifornimenti dal resto dell'Egitto, si fosse ridotto in condi zioni di estrema indigenza
His cum laetari Antiochum conveniens esset, si reducendi eius causa exercitum Aegyptum induxisset, quo specioso titulo ad omnis Asiae et Graeciae civitates legationibus recipiendis litterisque dimittendis usus erat, adeo est offensus, ut multo acrius infestiusque adversus duos, quam ante adversus unum pararet bellum

Cyprum extemplo classem misit; ipse primo vere cum exercitu Aegyptum petens in Coelen Syriam processit
Mentre di ciò doveva esser ben lieto Antioco, se era vero che aveva guidato l'esercito in Egitto per riportarvi Ptolemeo maggiore, e di questa pre testuosa giustificazione si era valso nell'accogliere lega zioni o nell'inviar lettere a tutte le libere popolazioni della Grecia e dell'Asia, in realtà se ne offese a tal punto, da preparare una guerra contro i due re molto più aspra e accanita di quella precedente contro uno solo

Su bito inviò la flotta a Cipro; ed egli all'inizio della prima vera dirigendosi alla testa dell'esercito in Egitto, avanzò sino in Celesiria

Maybe you might be interested

Livio, Ab urbe condita: Libro 05, 46-50
Livio, Ab urbe condita: Libro 05, 46-50

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 05, 46-50

Circa Rhinocolura Ptolemaei legatis agentibus gratias, quod per eum regnum patrium recepisset, petentibusque, ut suum munus tueretur et diceret potius, quid fieri vellet, quam hostis ex socio factus vi atque armis ageret, respondit non aliter neque classem revocaturum neque exercitum reducturum, nisi sibi et tota Cypro et Pelusio agroque, qui circa Pelusiacum ostium Nili esset, cederetur; diemque praestituit, intra quam de condicionibus peractis responsum acciperet

[12] Postquam dies data indutiis praeteriit, navigantibus ostio Nili ad Pelusium per deserta Arabiae ad Memphim incolebant, et ab ceteris Aegyptiis, partim voluntate partim metu, ad Alexandream modicis itineribus descendit
Nei dintorni di Rinocolura ai legati di Ptolemeo che lo rigraziavano perché il re aveva riot tenuto il regno paterno per merito suo e gli chiedevano che volesse conservare il suo dono e dichiarare le sue in tenzioni invece di agire, trasformandosi da alleato in ne mico, con la forza delle armi, rispose che non ad altra condizione avrebbe ritirato la flotta e ricondotto indietro l'esercito, se non si rinunziava in favor suo all'intera Cipro, a Pelusio e al territorio che si stende intorno alla foce pelusiaca del Nilo; e fissò il termine entro cui doveva ricever risposta intorno alle condizioni enunciate

[12] Scaduto il termine della tregua, mentre la flotta navigava per la foce del Nilo ver so Pelusio, attraverso i deserti dell'Arabia dagli abitanti intorno a Memfi sia dal resto dell'Egitto in parte con entusiasmo in parte con paura a brevi tappe discese ad assediare Ales sandria
Ad Eleusinem transgresso flumen, qui locus quattuor milia ab Alexandrea abest, legati Romani occurrerunt

Quos cum advenientis salutasset dextramque Popilio porrigeret, tabellas ei Popilius scriptum habentis tradit atque omnium primum id legere iubet

Quibus perlectis cum se consideraturum adhibitis amicis, quid faciendum sibi esset dixisset, Popilius pro cetera asperitate animi virga, quam in manu gerebat, circumscripsit regem ac 'priusquam hoc circulo excedas' inquit 'redde responsum, senatui quod referam

Obstupefactus tam violento imperio parumper cum haesitasset, 'faciam' inquit 'quod censet senatus

Tum demum Popilius dextram regi tamquam socio atque amico porrexit
Passato il fiume presso Eleusine, un sobborgo a quattro miglia da Alessandria, gli si fecero innanzi i legati Romani

Al loro arrivo il re li salutò e tese la mano a Popilio, ma questi gli consegnò le tavolette contenenti la copia , ordinandogli prima di ogni altra cosa di leggerle

Lettele attentamente, avendo dichiarato che avrebbe riflettuto insieme con i suoi confidenti sul da fare, Popilio con la sua solita rudezza tracciò un cerchio intorno al re con il bastone che aveva in mano e prima di varcare questo cerchio esclamò dammi la risposta, da portare al senato

Stupito da un ordine così perentorio, per un poco rimase esitante, poi aggiunse: farò ciò che vuole il senato

Soltanto allora Popilio tese la mano al re, considerandolo alleato ed amico

Maybe you might be interested

Livio, Ab urbe condita: Libro 30; 04 - 07
Livio, Ab urbe condita: Libro 30; 04 - 07

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 30; 04 - 07

Die deinde finita cum excessisset Aegypto Antiochus, legati concordia etiam auctoritate sua inter fratres firmata, inter quos vixdum convenerat pax, Cyprum navigant et inde, quae iam vicerat proelio Aegyptias naves, classem Antiochi dimittunt

Clara ea per gentis legatio fuit, quod haud dubie adempta Antiocho Aegyptus habenti iam redditumque patrium regnum stirpi Ptolemaei fuerat

Consulum eius anni sicut alterius clarus consulatus insigni victoria, ita alterius obscura fama, quia materiam res gerendi non habuit

Iam primum cum legionibus ad conveniendum edixit, non auspicato templum intravit

Vitio diem dictam esse augures, cum ad eos relatum esset, decreverunt
Poi alla data fis sata Antioco evacuò l'Egitto e i legati, rafforzata la con cordia tra i fratelli anche con il proprio prestigio - con grave difficoltà si era riusciti a stabilire tra loro la pace - fanno vela per Cipro e di lì mandano via la flotta di Antioco, che già aveva vinto in battaglia le navi egizie

Clamorosi tra quelle popolazioni furono i risultati di quell'ambasceria, perché senza dubbio aveva strappato di mano l'Egitto ad Antioco, che già lo possedeva, e restituito il regno paterno alla dinastia dei Ptolemei

Come fu insigne il consolato dell'uno dei consoli di quell'anno per la memorabile vittoria, così oscura la fama dell'altro, non avendo avuto occasione di compiere imprese

Già sin da principio, quando fissò alle legioni per radu narsi, senza aver preso gli auspici era entrato nel tempio

Gli auguri decisero che quella data era stata fissata irregolar mente, quando il caso fu portato dinanzi a loro

Maybe you might be interested

Livio, Ab urbe condita: Libro 03; 13 - 24
Livio, Ab urbe condita: Libro 03; 13 - 24

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 03; 13 - 24

Livio, Ab urbe condita: Libro 28; 20 - 22
Livio, Ab urbe condita: Libro 28; 20 - 22

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 28; 20 - 22

Livio, Ab urbe condita: Libro 37; 46 - 50
Livio, Ab urbe condita: Libro 37; 46 - 50

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 37; 46 - 50

Livio, Ab urbe condita: Libro 39; 41 - 45
Livio, Ab urbe condita: Libro 39; 41 - 45

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 39; 41 - 45

Livio, Ab urbe condita: Libro 34; 01 - 04

Livio, Ab urbe condita: Libro 21; 21-30

Livio, Ab urbe condita: Libro 38; 51 - 55

Livio, Ab urbe condita: Libro 02 ;  11 - 24

Livio, Ab urbe condita: Libro 39; 11 - 15

Livio, Ab urbe condita: Libro 02, 01-10