Livio, Ab urbe condita: Libro 28; 32 - 34, pag 4

Livio, Ab urbe condita: Libro 28; 32 - 34

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 28; 32 - 34

Romani sociique ad mille et ducenti in eo proelio ceciderunt; uolnerata amplius tria milia hominum Dei Romani e dei loro alleati caddero in quel combattimento circa milleduecento uomini; più di tremila furono i feriti
Minus cruenta uictoria fuisset si patentiore campo et ad fugam capessendam facili foret pugnatum Tuttavia, la vittoria sarebbe stata meno sanguinosa se si fosse potuto combattere in un più ampio spazio che offrisse maggiori possibilità di fuga
Indibilis abiectis belli consiliis nihil tutius in adflictis rebus experta fide et clementia Scipionis ratus, Mandonium fratrem ad eum mittit; qui aduolutus genibus fatalem rabiem temporis eius accusat cum uelut contagione quadam pestifera non Ilergetes modo et Lacetani sed castra quoque Romana insanierint Indibile, abbandonata l'idea di fare un'altra guerra, pensando che in una situazione così disperata nulla era più sicuro che affidarsi alla protezione ed alla ben nota generosità di Scipione, gli mandò il fratello Mandonio; questi, dopo essersi gettato ai piedi di Scipione, si mise ad incolpare l'ira del fato in quel momento in cui non solo gli Ilergeti e i Lacetani erano divenuti folli come pervasi da un contagioso flagello, ma anche i soldati dell'accampamento romano

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Livio, Ab urbe condita: Libro 44; 01 - 20
Livio, Ab urbe condita: Libro 44; 01 - 20

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 44; 01 - 20

Suam quidem et fratris et reliquorum popularium eam condicionem esse ut aut, si ita uideatur, reddant spiritum P Scipioni ab eodem illo acceptum, aut seruati bis uni debitam uitam pro eo in perpetuum deuoueant Quindi, la situazione sua, quella del fratello e degli altri suoi connazionali era tale che essi non avevano che un'alternativa: se questo era il desiderio di Scipione, avrebbero rimesso nelle sue mani la vita di cui già gli erano obbligati, oppure, se egli li avesse salvati per la seconda volta essi gli avrebbero dedicata per sempre quella stessa vita che a lui solo dovevano
Antea in causa sua fiduciam sibi fuisse nondum experta clementia eius: nunc contra nullam in causa, omnem in misericordia uictoris spem positam habere La prima volta avevano riposto fede nella loro causa, poiché non avevano ancora sperimentato la generosità di Scipione; ora, invece, non credevano più nella loro causa, ma riponevano ogni speranza nella misericordia del vincitore

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Livio, Ab urbe condita: Libro 29; 18 - 20
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Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 29; 18 - 20

Mos uetustus erat Romanis, cum quo nec foedere nec aequis legibus iungeretur amicitia, non prius imperio in eum tamquam pacatum uti quam omnia diuina humanaque dedidisset, obsides accepti, arma adempta, praesidia urbibus imposita forent Per antico costume i Romani, verso coloro che non erano legati ad essi da particolari vincoli di amicizia o per un trattato o per norme di diritto, non esercitavano alcun potere assoluto come quello che si usa verso coloro che sono già sottomessi, prima di aver obbligato costoro ad arrendersi privandoli dell'esercizio di ogni diritto umano o divino, costringendoli a fornire ostaggi e a consegnare le armi, mentre imponevano protezioni alle loro città
Scipio multis inuectus in praesentem Mandonium absentemque Indibilem uerbis, illos quidem merito perisse ipsorum maleficio ait, uicturos suo atque populi Romani beneficio Scipione, dopo aver rivolto fiere parole di rampogna contro Mandonio presente ed Indibile assente, dichiarò che essi avrebbero certamente meritato la morte per la loro scelleratezza, ma avrebbero avuto salva la vita per benevolenza sua e del popolo romano

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Livio, Ab urbe condita: Libro 05, 21-25
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Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 05, 21-25

Ceterum se neque arma iis adempturum --quippe ea pignera timentium rebellionem esse: se libera arma relinquere, solutos animos--neque [se] in obsides innoxios sed in ipsos, si defecerint, saeuiturum, nec ab inermi sed ab armato hoste poenas expetiturum Egli poi non li avrebbe privati delle armi né avrebbe imposto ostaggi, poiché questi sono il pegno richiesto da coloro che paventano uninsurrezione; avrebbe concesso a loro la libertà delle armi e la libertà dalla paura; se poi avessero tradito, non contro ostaggi innocenti egli avrebbe infierito, ma contro loro stessi ed avrebbe fatto pagare lo scotto non ad un nemico disarmato, ma ad un nemico armato
Utramque fortunam expertis permittere sese utrum propitios an iratos habere Romanos mallent A loro che ben conoscevano l'una e l'altra situazione, lasciava decidere quale delle due prediligessero; avere i Romani favorevoli od ostili

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Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 35; 21 - 25

Ita dimissus Mandonius pecunia tantummodo imperata ex qua stipendium militi praestari posset Con queste parole Scipione mandò libero Mandonio, imponendogli soltanto di procurargli il denaro col quale potesse pagare i soldati

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