Italiano Nel 1519 un manipolo di spagnoli guidati da Hernán Cortez era sbarcato sulle coste del Messico e dopo meno di un anno era giunto a Tenochtitlan, la monumentale città che sorgeva sul lago dell'altipiano centrale del paese.
Nel dicembre del 1520 il futuro conquistador del Messico, che era stato costretto ad abbandonare qualche mese prima la città durante i combattimenti seguiti alla morte del sovrano Montezuma, marcia alla conquista della capitale dell'Impero ricchissima di metalli preziosi. Cortez ha con sé meno di mille spagnoli ma è in possesso di armi da fuoco e cavalli, che terrorizzano un nemico che non ne conosceva l'esistenza sino a due anni prima.
Ha inoltre fatto costruire 13 brigantini a remi e vela, muniti di un cannone ciascuno ed equipaggiati da 25 soldati armati di archibugi e balestre, di cui fa il suo corpo principale dell'attacco. La flottiglia appoggia le truppe che attaccano lungo le sponde dell'isola e distrugge uno stuolo di canoe azteche da guerra. L'assedio si protrae per due mesi, con sortite sanguinose, catture di spagnoli poi sacrificati sulle Piramidi e combattimenti continui. Nei combattimenti infatti, gli Aztechi prediligono la cattura degli avversari, piuttosto che la loro morte, per offrirli in sacrificio agli Dei.
Quando infine riescono a varcare le porte della città, gli attaccanti devono combattere strada per strada, dove sono rimasti circa 15.000 difensori, e dove la fame, la sete, hanno già fatto migliaia di vittime. Le armi sconosciute degli spagnoli permettono a Cortes di avere la meglio, imponendo un costo pesantissimo di vite umane alle popolazioni locali: nella città conquistata i morti sono decine di migliaia, e aumenteranno ancora per le malattie portate dai conquistatori. Il Messico diventa la più ricca colonia di Madrid e contribuisce con i suoi metalli preziosi a fare della Spagna la più forte potenza Imperiale del 500.
Tre imperatori aztechi si scontrano con Cortes: Montezuma, ucciso durante la prima battaglia di Tenochtitlan del 1520; suo fratello Cuitlahuac, ucciso dal vaiolo, e Cuauhtemoc, genero di Montezuma. Gli spagnoli domineranno lo scontro con le loro spade di acciaio, le corazze, le cariche dei cavalli e soprattutto le armi da fuoco
