Gellio, Notti attiche: Liber 9, 4-6, pag 3

Gellio, Notti attiche: Liber 9, 4-6

Latino: dall'autore Gellio, opera Notti attiche parte Liber 9, 4-6
Cossitium civem Thysdritanum, vivebatque, cum proderem haec Cossunzio cittadino di Tisdro, ed esisteva mentre scrivevo queste cose"
" [XVI] Idem Plinius in eodem libro verba haec scripsit: "Gignuntur homines utriusque sexus, quos "hermaphroditos" vocamus, olim "androgynos" vocatos et in prodigiis habitos, nunc vero in deliciis [XVI] Lo stesso Plinio nel medesimo libro scrisse queste parole: "Sono generati uomini di entrambi i sessi, che chiamiamo "ermafroditi", un tempo detti "androgini" e considerati fra le mostruosità, ora invece fra i piaceri"
" [V] Diversae nobilium philosophorum sententiae de genere ac natura voluptatis; verbaque Hieroclis philosophi, quibus decreta Epicuri insectatus est [V] Diversi pareri di notevoli filosofi sul genere e la natura del piacere; e le parole del filosofo Ierocle, con cui criticò i principi di Epicuro

Maybe you might be interested

Gellio, Notti attiche: Liber 3, 15-16
Gellio, Notti attiche: Liber 3, 15-16

Latino: dall'autore Gellio, opera Notti attiche parte Liber 3, 15-16

[I] De voluptate veteres philosophi diversas sententias dixerunt [I] Sul piacere gli antichi filosofi espressero diversi pareri
[II] Epicurus voluptatem summum bonum esse ponit; eam tamen ita definit: sarkos eustathes katastema; [III] Antisthenes Socraticus summum malum dicit; eius namque hoc verbum est: manein mallon e hesthein [II] Epicureo sostiene che il piacere è il sommo bene; ma lo definisce così: stato di tranquillità del corpo; [III] Il socratico Antistene definisce sommo male; di costui infatti c'è questa frase: meglio impazzire che godere

Maybe you might be interested

Gellio, Notti attiche: Liber 15, 10-14
Gellio, Notti attiche: Liber 15, 10-14

Latino: dall'autore Gellio, opera Notti attiche parte Liber 15, 10-14

[IV] Speusippus vetusque omnis Academia voluptatem et dolorem duo mala esse dicunt opposita inter sese, bonum autem esse, quod utriusque medium foret [IV] Speusippo e tutta la vecchia Accademia dicono che il piacere e il dolore sono due mali opposti fra loro, che quindi il bene è, ciò che si trova nel mezzo di entrambi
[V] Zeno censuit voluptatem esse indifferens, id est neutrum, neque bonum neque malum, quod ipse Graeco vocabulo adiaphoron appellavit [V] Zenone indifferente pensò che il piacere non fosse, né bene né male, cioè neutro, poiché egli stesso con parola greca definì non differente

Maybe you might be interested

Gellio, Notti attiche: Liber 14, 2-4
Gellio, Notti attiche: Liber 14, 2-4

Latino: dall'autore Gellio, opera Notti attiche parte Liber 14, 2-4

[VI] Critolaus Peripateticus et malum esse voluptatem ait et multa alia mala parere ex sese, incurias, desidias, obliviones, ignavias [VI] Il peripatetico Critolao dice che il piacere è sia un male sia che genera da sè molti altri mali, disattenzioni, dissolutezze, trascuratezze, pigrizie
[VII] Plato ante hos omnes ita varie et multiformiter de voluptate disseruit, ut cunctae istae sententiae, quas supra posui, videantur ex sermonum eius fontibus profluxisse; nam proinde unaquaque utitur, ut et ipsius voluptatis natura fert, quae est multiplex, et causarum, quas tractat, rerumque, quas efficere vult, ratio desiderat [VII] Platone prima di tutti questi discusse variamente e diversamente sul piacere così, che tutti questi pareri, che ho sopra riportato, sembrino essere scaturiti dalle fonti dei suoi discorsi; infatti da lì si utilizza ciascuno, come anche richiede la natura del piacere stesso, che è molteplice, e delle cause, che tratta, e delle cose, vuole dimostrare, quelle che la ragione richiede

Maybe you might be interested

Gellio, Notti attiche: Liber 12, 4-5
Gellio, Notti attiche: Liber 12, 4-5

Latino: dall'autore Gellio, opera Notti attiche parte Liber 12, 4-5

[VIII] Taurus autem noster, quotiens facta mentio Epicuri erat, in ore atque in lingua habebat verba haec Hieroclis Stoici, viri sancti et gravis: Hedore telos, pornes dogma; ouk estin pronoia, oude pornes dogma [VIII] Il nostro Tauro poi, ogni volta che era fatta menzione di Epicureo, aveva in bocca e sulla lingua queste parole dello stoico Ierocle, uomo virtuoso e serio: che il piacere sia il fine dell'uomo, parere di prostituta; che non c'è interesse, ancora parere di prostituta

Maybe you might be interested

Gellio, Notti attiche: Liber 4, 4-8
Gellio, Notti attiche: Liber 4, 4-8

Latino: dall'autore Gellio, opera Notti attiche parte Liber 4, 4-8

Gellio, Notti attiche: Liber 1, 14-15
Gellio, Notti attiche: Liber 1, 14-15

Latino: dall'autore Gellio, opera Notti attiche parte Liber 1, 14-15

Gellio, Notti attiche: Liber 13, 7-12
Gellio, Notti attiche: Liber 13, 7-12

Latino: dall'autore Gellio, opera Notti attiche parte Liber 13, 7-12