Cicerone, Tuscolanae Disputationes: Libro 04; 11-20, pag 2

Cicerone, Tuscolanae Disputationes: Libro 04; 11-20

Latino: dall'autore Cicerone, opera Tuscolanae Disputationes parte Libro 04; 11-20
Nam cum ratione animus movetur placide atque constanter, tum illud g a u d i u m dicitur; cum autem inaniter et effuse animus exultat, tum illa laetitia gestiens vel nimia dici potest, quam ita definiunt: sine ratione animi elationem Infatti, tanto lanimo è mosso dalla razionalità in modo tranquillo ed equilibrato, tanto quello è detto gioia; quando lanimo esulta in maniera estrema ed esagerata, allora quella può essere detta gioia smodata o esagerata, che definiscono così: uno spostamento dellanimo senza razionalità
Quoniamque, ut bona natura adpetimus, sic a malis natura declinamus, quae declinatio si cum ratione fiet, c a u t i o appelletur, eaque intellegatur in solo esse sapiente; quae autem sine ratione et cum exanimatione humili atque fracta, nominetur metus; est igitur metus ratione aversa cautio E perciò, così cerchiamo le cose buone per natura, come ci allontaniamo dai mali per natura, e questo allontanamento si chiami cautela se avviene con razionalità e si intenda che questa si trova nel solo sapiente; e sia chiamata paura quella che avviene senza razionalità e con un sentimento basso e spezzettato; dunque la paura è una cautela contraria alla razionalità
[14] Praesentis autem mali sapientis adfectio nulla est, stultorum aegritudo est, eaque adficiuntur in malis opinatis animosque demittunt et contrahunt rationi non obtemperantes [14] Ma per il sapiente non cè nessuna prostrazione di un male presente, la tristezza è propria degli stolti e quelle cose sono fatte verso mali reputati tali e fiaccano e contrastano gli animi che non obbediscono alla ragione

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Latino: dall'autore Cicerone, opera Tuscolanae Disputationes parte Libro 05; 01-10

Itaque haec prima definitio est, ut aegritudo sit animi adversante ratione contractio Così questa è una prima definizione, che la tristezza sia una contrazione dellanimo essendo contraria la razionalità
Sic quattuor perturbationes sunt, tres constantiae, quoniam aegritudini nulla constantia opponitur Così quattro sono i turbamenti, ma tre gli stati normali, poiché nessuna normalità si oppone alla tristezza

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Latino: dall'autore Cicerone, opera Tuscolanae Disputationes parte Libro 04; 31-40

[VII] Sed omnes perturbationes iudicio censent fieri et opinione [VII] Ma stabiliscono che tutti i turbamenti derivino dal giudizio e dallopinione
Itaque eas definiunt pressius, ut intellegatur, non modo quam vitiosae, sed etiam quam in nostra sint potestate Così le definiscono più da vicino così che sia dimostrato sono solo quanto siano viziose, ma anche quanto siano in nostro potere

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Latino: dall'autore Cicerone, opera Tuscolanae Disputationes parte Libro 04; 21-30

Est ergo a e g r i t u d o opinio recens mali praesentis, in quo demitti contrahique animo rectum esse videatur, l a e t i t i a opinio recens boni praesentis, in quo ecferri rectum esse videatur, m e t u s opinio impendentis mali, quod intolerabile esse videatur, l i b i d o opinio venturi boni, quod sit ex usu iam praesens esse atque adesse E dunque la tristezza lopinione recente di un male presente in cui sembra essere giusto essere rilassati e contristato nellanimo, la gioia lopinione recente di un bene presente, in cui sembri essere giusto esternare tanto, il timore lopinione di una male sopraggiungente che sembri essere intollerabile, la passione lopinione di un bene che sta per venire che sia dutilità ormai essere presente e starci già
[15] Sed quae iudicia quasque opiniones perturbationum esse dixi, non in eis perturbationes solum positas esse dicunt, verum illa etiam quae efficiuntur perturbationibus, ut aegritudo quasi morsum aliquem doloris efficiat, metus recessum quendam animi et fugam, laetitia profusam hilaritatem, libido effrenatam adpetentiam [15] Ma dicono che le perturbazioni non furono poste solo in quelle cose che ho definito giudizi e opinioni di turbamenti, ma anche in quelle che derivano dai turbamenti, così che la tristezza procuri un certo morso di dolore, il timore un certo allontanamento dellanimo e una fuga, la gioia una allegria diffusa, la libidine unattesa sfrenata

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Latino: dall'autore Cicerone, opera Tuscolanae Disputationes parte Libro 01; 91-153

Opinationem autem, quam in omnis definitiones superiores inclusimus, volunt esse inbecillam adsensionem Vogliono che lopinione, che abbiamo incluso in tutte le definizioni di prima, sia una sensorialità non giustificata

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