Latino: dall'autore Cicerone, opera Pro Murena parte 01; 86-90
| [90] Quae si acerba, si misera, si luctuosa sunt, si alienissima a mansuetudine et misericordia vestra, iudices, conservate populi Romani beneficium, reddite rei publicae consulem, date hoc ipsius pudori, date patri mortuo, date generi et familiae, date etiam Lanuvio, municipio honestissimo, quod in hac tota frequens maestumque vidistis | [90] E se queste cose sono insopportabili, se misere, se luttuose, se lontanissime dalla moderazione e dalla vostra misericordia, giudici, lasciategli la carica del popolo romano, ridate un consolo allo stato, datelo alla sua stessa dignità, datelo al padre morto, datelo alla razza e alla famiglia, datelo anche a Lanuvio, città onestissima, che avete visto pullulante di gente e triste in tutta questa causa |
| Nolite a sacris patriis Iunonis Sospitae, cui omnis consules facere necesse est, domesticum et suum consulem potissimum avellere | Non vogliate strappare dalle celebrazioni locali di Giunone Sospite, che tutti i consoli devono fare, un console autoctono e proprio loro |
| Quem ego vobis, si quid habet aut momenti commendatio aut auctoritatis confirmatio mea, consul consulem, iudices, ita commendo ut cupidissimum oti, studiosissimum bonorum, acerrimum contra seditionem, fortissimum in bello, inimicissimum huic coniurationi quae nunc rem publicam labefactat futurum esse promittam et spondeam | Ed io console, se ha qualche valore la mia raccomandazione o se la mia testimonianza ha qualche autorità, vi affido lui come console così da promettere e giurare che sarà desiderosissimo di pace, attentissimo ai buoni, acerrimo contro le ribellioni, fortissimo in guerra, ostilissimo a questa congiura che ora strazia lo stato |
