Locatur opus id quod ex mea pecunia reficiatur; ego me refecturum dico; probatio futura est tua, qui locas; praedibus et praediis populo cautum est; et, si non putas cautum, scilicet tu, praetor, in mea bona quos voles immittes, me ad meas fortunas defendendas accedere non sines [LV, 143] Operae pretium est legem ipsam cognoscere; dicetis eundem conscripsisse qui illud edictum de hereditate Recita LEX OPERI FACIUNDO QUAE PUPILLI IUNI - Dic, dic, quaeso, clarius C Verres praetor urbanus addidit Corriguntur leges censoriae Quid enim Video in multis veteribus legibus, Cn Domitius L Metellus censores addiderunt, L Cassius Cn Servilius censores addiderunt: vult aliquid eius modi C Verres Dic: quid addidit Recita |
Si appaltano dei lavori di riparazione da pagare con i miei soldi; io dichiaro che le riparazioni le farò io; il controllo spetterà a te che assegni lappalto; il popolo romano si è garantito con impegni personali e con ipoteche fondiarie; e, se non ritieni sufficienti le garanzie offerte, naturalmente tu, pretore, immetterai nel possesso dei miei beni chi tu vorrai e non permetterai a me di partecipare allasta per difendere i miei interessi [LV, 143] Vale la pena di conoscere le clausole stesse del contratto dappalto; le attribuirete senza dubbio allo stesso autore di quelle sulleredità Leggi CONTI PER LESECUZIONE DEL LAVORO CIO CHE DEL PUPILLO GIUNIO- Leggi, leggi più chiaramente, per favore C VERRE PRETORE URBANO HA AGGIUNTO Si apportano delle correzioni alle clausole fissate dai censori E perché mai In molti antichi contratti dappalto io vedo scritto: I CENSORI CN DOMINO E L METELLO HANNO AGGIUNTO, I CENSORI L CASSIO E CN SERVILI0 HANNO AGGIUNTO: Verre vuole fare qualcosa di simile Dì: che ha aggiunto Leggi |
QUI DE L MARCIO M PERPERNA CENSORIBUS SOCIUM NE ADMITTITO NEVE PARTEM DATO NEVE REDIMITO Quid ita Ne vitiosum opus fieret At erat probatio tua Ne parum locuples esset At erat et esset amplius, si velles, populo cautum praedibus et praediis [144] Hic te si res ipsa, si indignitas iniuriae tuae non commovebat, si pupilli calamitas, si propinquorum lacrimae, si D Bruti, cuius praedia suberant, periculum, si M Marcelli tutoris auctoritas apud te ponderis nihil habebat, ne illud quidem animadvertebas, eius modi fore hoc peccatum tuum quod tu neque negare posses in tabulas enim legem rettulisti neque cum defensione aliqua confiteri |
COLUI CHE DAI CENSORI L MARCIO e M PERPERNA, NON LO AMMETTERAI COME SOCIO DI UNIMPRESA NÉ GLI ASSEGNERAI UNA PARTE DEI LAVORI NÉ GLI AGGIUDICHERAI UN APPALTO Perché queste clausole Per timore che si eseguisse male il lavoro Ma cera il tuo controllo Per timore che non avesse fondi sufficienti Ma sera data garanzia al popolo romano con impegni personali e ipoteche fondiarie, garanzie aumentabili, se tu lavessi voluto [144] A questo punto, se il fatto stesso, se la vergogna della tua ingiusta deliberazione non ti turbava affatto; se la sventura di un orfano, se le lacrime dei parenti, se il rischio di D Bruto , i cui beni erano sotto cauzione; se lautorità del tutore M Marcello non avevano su di te nessuna influenza, non t accorgevi nemmeno che tu ti saresti reso colpevole di un reato che non ammetteva nessuna possibilità né di negano si tratta infatti di clausole da te registrate , né di confessarlo con qualche valida giustificazione |
Addicitur opus HS DLX milibus, cum tutores HS cciDD ccid cciDD cciDD id opus ad illius iniquissimi hominis arbitrium se effecturos esse clamarent [145] Etenim quid erat operis Id quod vos vidistis; omnes illae columnae, quas dealbatas videtis, machina adposita nulla impensa deiectae eisdemque lapidibus repositae sunt Hoc tu HS DLX milibus locavisti Atque in illis columnis dico esse quae a tuo redemptore commotae non sint; dico esse ex qua tantum tectorium vetus deiectum sit et novum inductum Quodsi tanta pecunia columnas dealbari putassem, certe numquam aedilitatem petivissem |
Lappalto viene aggiudicato per 560000 sesterzi pur tra le grida dei tutori che si dichiaravano disposti a eseguire i lavori così come li voleva quel mostro diniquità per soli 40000 sesterzi [145] Che cera da fare, in realtà Quello che voi avete visto;tutte quelle colonne, che voi vedete tinteggiate in bianco, sono state mediante un argano accostato a esse smontate senza nessuna spesa pezzo per pezzo e poi rimesse al loro posto come prima Un lavoro che tu hai appaltato per 560000 sesterzi E io affermo che tra quelle colonne ve ne sono alcune che il tuo appaltatore non ha nemmeno rimosso; affermo che ce nè una alla quale è stato solo tolto il vecchio intonaco sostituendolo col nuovo Quanto a me, se avessi pensato che per dare il bianco alle colonne occorre una somma così grossa, è sicuro che non avrei mai presentato la mia candidatura alla carica di edile |