Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 05-61-65
| O lex Porcia legesque Semproniae | Oh legge Porcia e leggi Sempronie |
| O graviter desiderata et aliquando reddita plebi Romanae tribunicia potestas | Oh potestà tribunizia du ramente rimpianta e finalmente restituita alla plebe ro mana |
| Hucine tandem haec omnia reciderunt ut civis Romanus in provincia populi Romani, in oppido foederatorum, ab eo qui beneficio populi Romani fascis et securis haberet deligatus in foro virgis caederetur | Tutte queste garanzie sono dunque decadute fi no al punto che un cittadino romano, in una provincia del popolo romano, in una città di confederati, poté esse re legato al palo e battuto con le verghe sulla pubblica piazza da parte di colui che deteneva il potere, rappresen tato dai fasci littori e dalle scuri, per concessione del po polo romano |
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| Quid | Ebbene |
| Cum ignes ardentesque laminae ceterique cruciatus admovebantur, si te illius acerba imploratio et vox miserabilis non inhibebat, ne civium quidem Romanorum qui tum aderant fletu et gemitu maximo commovebare | Quando venivano applicati al condannato i ferri incandescenti, le lamine arroventate e tutti gli altri strumenti di tortura, se non riuscivano a trattenerti le sue invocazioni strazianti e la sua voce la mentevole, non ti lasciavi commuovere neppure dal pian to prolungato e dai gemiti profondi dei cittadini romani presenti |
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| In crucem tu agere ausus es quemquam qui se civem Romanum esse diceret | Tu osasti mettere in croce uno che pur dichiara va di essere un cittadino romano |
| Nolui tam vehementer agere hoc prima actione, iudices, nolui; vidistis enim ut animi multitudinis in istum dolore et odio et communis periculi metu concitarentur | Durante il primo di battito, o giudici, non ho voluto affrontare questo caso con tanto ardore, non ho proprio voluto; voi infatti ave te visto come gli animi della moltitudine fossero esacer bati contro Verre dal dolore, dall odio e dalla paura per i rischi che correva l'incolumità pubblica |
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| Statui egomet mihi tum modum et orationi meae et C Numitorio, equiti Romano, primo homini, testi meo; et Glabrionem id quod sapientissime fecit facere laetatus sum, ut repente consilium in medio testimonio dimitteret | Io allora decisi di imporre da parte mia un limite preciso sia al mio discorso sia al mio testimone, il cavaliere romano Gaio Numitorio, un personaggio di prim'ordine; e mi rallegrai che Manio Glabrione adottasse il provvedimen to di sospendere all'improvviso l'udienza troncando la deposizione del testimone, cosa che fu indovinatissima |
| Etenim verebatur ne populus Romanus ab isto eas poenas vi repetisse videretur, quas veritus esset ne iste legibus ac vestro iudicio non esset persoluturus | Infatti, com'egli temeva, poteva sembrare che il popolo romano nel pretendere il castigo di Verre avesse voluto passare a vie di fatto, nel timore che l'imputato non avrebbe scontato la pena prevista dalle leggi e inflit ta dalla vostra sentenza |
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| [164] Nunc quoniam iam exploratum est omnibus quo loco causa tua sit et quid de te futurum sit, sic tecum agam | [164] Adesso invece, poiché è perfettamente chiaro a tutti in che stato si trovi la tua causa e che cosa accadrà di te, ecco come mi comporterò nei tuoi confronti |
