Cicerone, Filippiche: 05; 21-25

Cicerone, Filippiche: 05; 21-25

Latino: dall'autore Cicerone, opera Filippiche parte 05; 21-25

[21] Quae quamquam, si leges irritas feceretis, rata esse non possunt, tamen separatim suo nomine notanda censeo iudicandumque nullos septemviros fuisse, nihil placere ratum esse, quod ab iis actum diceretur [21] I quali, sebbene non possano essere ratificati, se annullerete quelle leggi, io propongo tuttavia che si debbeno imputare a suo nome uno per uno, e che si giudichi nulla lautorità dei settemviri, e si tenga per nulla quanto si sa che è stato deliberato da essi
[VIII] vero Antonium quis est qui civem possit iudicare potius quam taeterrimum et crudelissimum hostem, qui pro aede Castoris sedens audiente populo Romano dixerit nisi victorem victurum neminem [VIII] Ma chi vi è che può giudicare Antonio cittadino piuttosto che nefando e crudelissimo nemico, come colui che sedendo dinanzi al tempio di Castore, in una adunanza del popolo romano, disse che nessuno sarebbe sopravvissuto, se non il vincitore
Num putatis, patres conscripti, dixisse eum minacius quam facturum fuisse Forse pensate, o senatori, che egli abbia parlato più minacciosamente di quello che avrebbe fatto

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Cicerone, Filippiche: 02; 11-15
Cicerone, Filippiche: 02; 11-15

Latino: dall'autore Cicerone, opera Filippiche parte 02; 11-15

Quid vero E che
quod in contione dicere ausus est se, cum magistratu abisset, ad urbem futurum cum exercitu, introiturum, quotienscumque vellet, quid erat aliud nisi denuntiare populo Romano servitutem Il fato che osò dire in adunanza che, dopo uscito di carica, si sarebbe trattenuto presso Roma con lesercito, vi sarebbe entrato ogni volta volesse, che altro era se non minacciare la schiavitù al popolo romano

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Cicerone, Filippiche: 07; 17-27
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Latino: dall'autore Cicerone, opera Filippiche parte 07; 17-27

[22] Quod autem eius iter Brundisium, quae festinatio, quae spes, nisi ad urbem vel in urbem potius exercitum maximum adduceret [22] A che scopo poi la sua andata a Brindisi, quale quella fretta, quale speranza, se non quella di portare a Roma o piuttosto contro Roma un fortissimo esercito
Qui autem dilectus centurionum, quae effrenatio inpotentis animi Quale eliminazione poi di centurioni, quale scatenarsi furioso di un animo smoderato

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Cicerone, Filippiche: 02; 31-35
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Latino: dall'autore Cicerone, opera Filippiche parte 02; 31-35

Cum eius promissis legiones fortissimae reclamassent, domum ad se venire iussit centuriones, quos bene sentire de re publica cognoverat, eosque ante pedes suos uxorisque suae, quam secum gravis imperator ad exercitum duxerat, iugulari coegit Avendo le fortissime legioni alzate grida ostili alle promesso sue, ordinò che i centurioni, che sapeva devoti alla repubblica, si presentassero in casa da lui, e davanti ai piedi suoi e della moglie che presso lesercito aveva condotta con sé, li fece uccidere
Quo animo hunc futurum fuisse censetis in nos, quos oderat, cum in eos, quos numquam viderat, tam crudelis fuisset, et quam avidum in pecuniis locupletium, qui pauperum sanguinem concupisset Di quale animo credete che cosstui sarebbe stato verso di noi, che odiava, dato che così crudele era stato contro coloro, che mai aveva visto, e quanto avido degli averi dei ricchi, egli che era stato avido del sangue dei poveri

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Latino: dall'autore Cicerone, opera Filippiche parte 05; 26-30

quorum ipsorum bona, quantacumque erant, statim suis comitibus compotoribusque discripsit E anche i beni di costoro, quali essi fossero, subito fece sparire fra is uoi amici e compagni di gozzoviglia

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