Sansone viene accecato dai soldati Filistei

Sansone viene accecato dai soldati Filistei

Il quadro blocca l'attimo drammatico, in cui il capo ebreo Sansone, gigante ora privato della forza racchiusa nei capelli che Dalila gli ha appena tagliato, sta per essere accecato dai soldati Filistei (il popolo che ha dato il nome alla Palestina)

la Bibbia racconta che Sansone appena svegliato pensò di riuscire di nuovo a liberarsi come aveva fatto altre volte. Non sapeva che il Signore lo aveva abbandonato. I filistei lo catturarono, gli cavarono gli occhi. Poi lo portarono a Gaza e lo legarono con una doppia catena di bronzo. In prigione lo obbligarono a far girare la macina del grano ma intanto suoi capelli, che erano stati tagliati, cominciarono a ricrescere.

Come fanno capire le ultime parole, la storia non finisce così. Il prigioniero ebreo viene portato come un trionfo, alla festa dei capi Filistei e qua Sansone cercò a tastoni due pilastri centrali che reggevano l'edificio. Puntò contro di essi, con la destra e con la sinistra, urlando "muoia Sansone con tutti i Filistei" e poi spinse con tutta la sua forza. L'edificio crollò, travolgendo i capi dei Filistei e tutti gli altri.

Così Sansone uccise più persone con la sua morte che in tutta la sua vita. I suoi fratelli e i suoi familiari vennero a prendere il suo corpo. Lo portarono via, lo seppellirono nella tomba di suo padre Manoach, in una località tra Zorea ed Estaol. Sansone era stato giudice, capo di Israele, per vent'anni.

Sansone accecato dai Filistei - Rembrandt

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