Qui si esibivano i gladiatori e la famosa corsa delle bighe. L'lingresso era gratuito e le spese a carico dello Stato. Era un modo per creare consenso del popolo e Traiano ebbe un eccezionale ritorno di immagine. Il Circo Massimo permetteva la capienza di circa un quarto dei cittadini di Roma, l'Arena era divisa in due nel senso della lunghezza da un basamento detto spina sul quale si trovavano elementi decorativi come fontane, statue ed edicole dedicate alle divinità.
Nel 10 A.C. l'imperatore fece collocare al centro della spina l'obelisco di Ramses II e veniva ad aggiungersi agli altri monumenti che celebravano la grandezza dell'imperatore e di Roma.
Ciò che rese possibile l'edificazione di un'opera simile, fù la scoperta di un materiale edile rivoluzionario: il calcestruzzo. Il circo costruito da Traiano era alto più di 30 metri ed aveva quattro ordini di gradinate, la vista dove si svolgevano le corse era lunga circa 1400 metri. Plinio diceva che il Circo Massimo era bello quanto un tempio, un'opera sublime degna di un Dio nonostante gli spettacoli che si svolgono.
Le gradinate erano solide e ben protette per difendere gli spettatori dai pericoli. Sempre per la sicurezza degli stessi venne scavato un fossato largo 3 metri è profondo 10 attorno alla pista. Il Circo Massimo era stato concepito per ospitare eventi grandiosi ed ogni anno, al suo interno, morivano decine di persone ma, più ancora che dai combattimenti dei gladiatori, il pubblico di allora era attratto dalla corsa delle bighe.
Sulla corsa delle bighe c'erano circa 50 morti all'anno ma chi riusciva a sopravvivere diventava un vero e proprio idolo della folla. Gli aurighi avevano una grande fama a quel tempo.