Alla vigilia della seconda guerra mondiale cominciano le vessazioni degli ebrei

Alla vigilia della seconda guerra mondiale cominciano le vessazioni degli ebrei

nella "grande Germania" vivevano ancora circa 200.000 ebrei, per lo più anziani. Erano una minoranza impoverita, spaventata, isolata socialmente e alla mercé delle vessazioni degli organi dello Stato nazista. Già nelle prime settimane del conflitto, un diluvio incessante di ordinanze e decreti sempre nuovi impose ulteriori limitazioni alle già esigue opportunità di vita degli ebrei

  • fu proibito loro di uscire di casa dopo le 8:00 di sera
  • dovettero disfarsi degli apparecchi radiofonici consegnandoli alle autorità
  • si videro ridurre le razioni di cibo 
  • furono costretti a fare la spesa solo a certe ore del giorno e in determinati negozi
Alcuni commercianti cominciarono a rifiutarsi di vendere la loro merce agli ebrei. Gradualmente gli ebrei Furono costretti a lasciare le proprie abitazioni e traslocare nei cosiddetti judenhauser; per molti, trasferirsi nelle "case degli ebrei" rappresentò una censura dolorosa perché andò di pari passo con la perdita della propria sfera intima e familiare. 

Dalla primavera del 1940, sempre più spesso gli uomini e le donne ebree vennero destinate al lavoro forzato, soprattutto nelle aziende attive nel settore degli armamenti. Per gli imprenditori si trattava di un affare molto redditizio, perché potevano pretendere il massimo il rendimento a fronte di un compenso da fame. La pubblica amministrazione e le autorità di polizia davano prova di estrema inventiva e creatività nel loro sforzo di immaginare angherie e punizioni sempre nuove con cui rendere insopportabile la vita degli ebrei.

Il clima arroventato si manifestò nell'agosto 1941 con un vistoso aumento delle richieste, specialmente da parte dei circoli di partito, di introdurre in Germania l'obbligo per gli ebrei di identificarsi con un distintivo. Goebbels aveva sostenuto tale provvedimento già in primavera e adesso intravedeva l'opportunità di attuarlo in tutto il Reich

considero Inoltre necessario che gli ebrei vengano corredati di un distintivo. quando sono in coda, nei mezzi di trasporto in qualsiasi altra situazione pubblica, non fanno che criticare e diffondere il malcontento

Goebbels, ministro della propaganda

L'ORDINANZA DI POLIZIA RELATIVA AL CONTRASSEGNO PER GLI EBREI

Il 18 agosto, durante una visita dal quartier generale del fuhrer, il ministro della propaganda non fece fatica a ottenere l'approvazione di Hitler per la sua proposta di introdurre "un distintivo grande ben visibile per tutti gli ebrei del Reich". 

Il primo settembre 1941 fu emanata "l'ordinanza di polizia relativa al contrassegno per gli ebrei": a partire dal 15 settembre, tutti gli ebrei maggiori di 6 anni avrebbero dovuto portare in pubblico una stella gialla con la scritta "Jude" da cucire in modo ben visibile sugli abiti, sul lato sinistro del petto. Inoltre fu loro proibito di "uscire dalla zona del proprio domicilio senza previa autorizzazione della polizia". Malgrado le innumerevoli vessazioni già subite, la nuova ordinanza fu percepita dalle vittime come particolarmente umiliante. 

L'introduzione della "stella di David" non ebbe un consenso unanime come intendevano suggerire resoconti del servizio informativo delle SS, e non mancavano manifestazioni di scontento e di compassione per le vittime. 

In genere, la vergogna che molti tedeschi provavano alla vista degli ebrei con indosso la stella non era espressione di empatia, ma derivava dalla sgradevole sensazione di dover essere testimoni di un ingiustizia davanti alla quale per tanti anni erano riusciti senza problemi a chiudere gli occhi. Adesso, con grande sorpresa, dovevano constatare che gli ebrei tra loro erano ancora molti. Dopo un primo disorientamento, La maggior parte accettò anche quella nuova, terribile iniziativa del regime, continuando a dimostrare a indifferenza e insensibilità verso il destino dei propri vicini.

Non pochi furono gli ebrei che decisero di togliersi la vita, immaginando il destino che li attendeva. Negli ultimi tre mesi del 1941, il numero dei suicidi aumentò in modo esponenziale.

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