Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 22, Paragrafi 101-110, pag 3

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 22, Paragrafi 101-110

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 22, Paragrafi 101-110
illud ipsa fabricata est natura, sed huic gignendo animal, ut diximus, innumeros ad usus, si quotiens misceatur aestimemus La natura stessa ha creato quello, invece un animale per produrre questo, come abbiamo detto, per gli innumerevoli usi, se consideriamo quante volte viene mescolato
prima propolis alvorum, de qua diximus, aculeos et omnia infixa corpori extrahit, tubera discutit, dura concoquit, dolores nervorum mulcet ulceraque iam desperantia cicatricem cludit Per prima cosa la propoli degli alveari, di cui abbiamo parlato, toglie le spine e tutte le cose conficcate nel corpo, riduce i gonfiori, ammorbidisce i duroni, mitiga i dolori dei nervi e chiude le piaghe che ormai non sperano la cicatrizzazione
[108]mellis quidem ipsius natura talis est, ut putrescere corpora non sinat [108] Inoltre la natura del miele stesso è tale, che non permette che i corpi marciscano

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 34, Paragrafi 19-65
Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 34, Paragrafi 19-65

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 34, Paragrafi 19-65

iucundo sapore atque non aspero, alia quam salis natura, faucibus, tonsillis, anginae omnibusque oris desideriis utilissimum arescentique in febribus linguae, iam vero peripneumonicis, pleuriticis decoctum, item vulneribus, a serpente percussis et contra venena, fungos, paralyticis in mulso, quamquam suae mulso dotes constant Sebbene con un sapore gradevole non amaro, con una natura diversa da quella del sale, utilissimo per le gole, le tonsille, l'angina e per tutti i bisogni della bocca e per la lingua asciutta nelle febbri, inoltre anche per i malati di polmoni, cotto per i pleuritici, anche per le ferite, per i colpiti da un serpente e contro i veleni, i funghi, con vino melato per i paralitici, sebbene risultino proprie qualità nel vino melato
mel auribus instillatur cum rosaceo, lendes et foeda capitis animalia necat Il miele è stillato nelle orecchie con olio rosato, uccide i pidocchi e gli sporchi animali della testa

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Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 11, Paragrafi 110-121

[109]usus despumati semper aptior, stomachum tamen inflat, bilem auget, fastidium creat [109] Più adatto sempre l'uso di quello schiumato, tuttavia gonfia lo stomaco, aumenta la bile, provoca nausea
et oculis per se inutile aliqui arbitrantur; rursus quidam angulos exulceratos melle tangi suadent Alcuni ritengono inutile di per sé per gli occhi; invece alcuni consigliano che gli angoli feriti siano toccati col miele

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Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 29, Paragrafi 10-15

mellis causas atque differentias nationesque et indicationem in apium ac deinde florum natura diximus, cum ratio operis dividi cogeret miscenda rursus naturam rerum pernoscere volentibus Abbiamo trattato le produzioni del miele e le differenze e i luoghi e il prezzo nella natura delle api e poi dei fiori, poiché il criterio dell'opera spingeva a dividere cose da unire nuovamente per quelli che vogliono conoscere bene la natura
[110]In mellis operibus et aqua mulsa debet tractari [110] Negli usi del miele deve essere trattata anche l'acqua melata

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Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 08, Paragrafi 193 - 201

duo genera eius, subitae ac recentis, alterum inveteratae Due le sue specie, improvvisata e fresca, l'altra invecchiata

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