' [268] Ab solstitio ad fidiculae occasum VI kal Iul Caesari Orion exoritur, zona autem eius IIII non Assyriae, Aegypto vero procyon matutino aestuosus, quod sidus apud Romanos non habet nomen, nisi caniculam hanc volumus intellegi, hoc est minorem canem, ut in astris pingitur, ad aestum magno opere pertinens, sicut paulo mox docebimus | [268] Per Cesare dal solstizio al tramonto della bilancia nasce Orione 6 giorni prima delle calende di Luglio, nella sua zona dell'Assiria invece 4 giorni prima delle none, in Egitto invece al mattino il procione infuocato, costellazione che presso i Romani non ha nome, se non vogliamo che questa sia considerata la canicola, cioè un cane minore, come è rappresentata fra gli astri, che influisce grandemente sul caldo, come spiegheremo oltre tra poco |
[269] IIII non Chaldaeis corona occidit matutino, Atticae Orion totius eo die exoritur | [269] Per i Caldei la corona tramonta al mattino 4 giorni prima delle none, per l'Attica Orione spunta completamente quel giorno |
prid id Iul Aegyptiis Orion desinit exoriri, XVI kal Aug Assyriae procyon exoritur, dein post triduum fere ubique confessum inter omnes sidus ingens, quod canis ortum vocamus, sole partem primam leonis ingresso | Per gli Egiziani Orione smette di sorgere il giorno prima delle idi di luglio, per l'Assiria il procione spunta 16 giorni prima delle calende di Agosto, poi dopo tre giorni quasi dovunque la grande costellazione riconosciuta fra tutti, che chiamiamo il sorgere del cane, col sole entrato nella prima parte del leone |
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hoc fit post sox XXIII die | Questo avviene nel 23° giorno dopo il solstizio |
[270] sentiunt id maria et terrae, multae vero et ferae, ut suis locis diximus | [270] Avvertono ciò mari e terre, ed anche molti animali, come abbiamo detto a suo luogo |
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neque est minor ei veneratio quam discriptis in deos stellis, accenditque solem et magnam aestus obtinet causam | Né è minore la venerazione per lei che per le costellazioni inserite fra le divinità, e riscalda il sole e il calore ottiene un grande vantaggio |
XIII kal Aegypto aquila occidit matutino etesiarumque prodromi flatus incipiunt, quod Caesar X kal sentire Italiam existimavit | Per l'Egitto l'aquila tramonta al mattino 13 giorni prima delle calende e cominciano i soffi premonitori degli etesii, cosa che Cesare ritenne che l'Italia avverte 10 giorni prima delle calende |
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[271] aquila Atticae matutino occidit, III kal regia in pectore leonis stella matutino Caesari emergit | [271] Per l'Attica l'aquila tramonta al mattino, per Cesare tre giorni prima delle calende spunta al mattino la stella regia sul petto del leone |
VIII id Aug arcturus medius occidit, III id fidicula occasu suo autumnum inchoat, ut is adnotavit, sed vera ratio id fieri invenit VI id easdem | Metà arturo tramonta 8 giorni prima delle idi di Agosto, tre giorni prima delle idi la bilancia col suo tramonto avvia l'autunno, come egli annotò, ma un calcolo esatto ha scoperto che ciò avviene 6 giorni prima delle idi stesse |
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