Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 15, Paragrafi 71-81, pag 3

Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 15, Paragrafi 71-81

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 15, Paragrafi 71-81

fuit et ante Saturni aedem, urbis anno sexcentesimo sublata sacro a Vestalibus facto, cum Silvani simulacrum subverteret Ci fu anche davanti al tempio di Saturno, rimosso nell'anno 600 della città per una cerimonia fatta dalle Vestali, poiché danneggiava la statua di Silvano
[78]eadem fortuito satu vivit in medio foro, qua sidentia imperii fundamenta ostento fatali Curtius maximis bonis, hoc est virtute ac pietate ac morte praeclara, expleverat [78] Una stessa pianta per nascita casuale sta in mezzo al foro, dove Curzio aveva riempito le fondamenta sprofondate dell'impero per prodigio fatale con i massimi beni, cioè col valore e la pietà e una morte gloriosa
aeque fortuita eodem loco est vitis atque olea, umbrae gratia sedulitate plebeia satae, ara inde sublata gladiatorio munere Divi Iuli, quod novissime pugnavit in foro Nello stesso luogo ugualmente fortuita c'è una vite e un olivo, piantate per l'ombra dalla sollecitudine popolare, dopo che era stato tolto da lì l'altare durante lo spettacolo gladiatorio del Divino Giulio, che si combatté per l'ultima volta nel foro

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 10, Paragrafi 01-14
Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 10, Paragrafi 01-14

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 10, Paragrafi 01-14

[79]Admirabilis est pomi huiusce festinatio, unius in cunctis ad maturitatem properantis arte naturae [79] Straordinaria è l'impazienza di questo frutto, l'unico fra tutti che giunge a maturazione con l'artificio della natura
caprificus vocatur e silvestri genere ficus numquam maturescens, sed quod ipsa non habet alii tribuens, quoniam est naturalis causarum transitus fitque ut e putrescentibus gignatur aliquid E' chiamato caprifico il fico del genere selvatico che non matura mai, ma che dà agli altri quello che lui stesso non ha, poiché c'è un passaggio naturale di cause e come avviene da ciò che imputridisce si genera qualcosa

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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 33, Paragrafi 102-122
Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 33, Paragrafi 102-122

Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 33, Paragrafi 102-122

[80]ergo culices parit; hi fraudati alimento in matre, putri eius tabe, ad cognata evolant morsuque ficorum crebro, hoc est avidiore pastu, aperientes ora earum, ita penetrantes intus solem primo secum inducunt genialesque auras inmittunt foribus adapertis [80] Dunque genera zanzare; queste private del nutrimento nella pianta madre, imputridita per la sua decomposizione, volano verso (piante) conosciute e col frequente morso dei fichi, cioè con pasto più avido, aprendo le loro fenditure, penetrando così all'interno introducono con sé il sole dapprima e immettono le arie generatrici nei fori aperti
mox lacteum umorem, hoc est infantiam pomi, absumunt quod fit et sponte, ideoque ficetis caprificus permittitur ad rationem venti, ut flatus evolantes in ficos ferat Poi succhiano il liquido latteo, cioè la fanciullezza del frutto, il che avviene anche spontaneamente, perciò nelle piantagioni di fico il caprifico è messo a causa del vento, affinché il soffio porti ciò che vola verso i fichi

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Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 37, Paragrafi 110-160

[81]inde repertum ut inlatae quoque aliunde et inter se colligatae inicerentur fico, quod in macro solo et aquilonio non desiderant, quoniam sponte arescunt loci situ rimisque eadem quae culicum opere causa perficit, nec ubi multus pulvis, quod evenit maxime frequenti via adposita [81] Da qui si è scoperto come presi anche da altro luogo e uniti fra loro siano messi sul fico, cosa che non richiedono su un terreno magro e a nord, poiché si seccano spontaneamente per la disposizione del luogo e la funzione ad opera delle zanzare compie queste stesse cose con le fenditure, né dove (c'è) molta polvere, poiché avviene soprattutto in una strada percorsa affollata
namque et pulveri vis siccandi sucumque lactis absorbendi Infatti anche per la polvere la forza di seccare e di assorbire il succo del latte

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Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 05, Paragrafi 61-87

quae ratio pulvere et caprificatione hoc quoque praestat ne decidant, absumpto umore tenero et cum quadam fragilitate ponderoso Questo sistema con la polvere e con la caprificazione offre anche questo che non cadono, poiché viene assorbito l'umore molle e pesante con una certa fragilità
Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 35, Paragrafi 01-71

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