Pasce ovea meas - Raffaello Sanzio

Pasce ovea meas - Raffaello Sanzio

"pasci le mie pecorelle", questo l'ultimo pensiero di Gesù prima di lasciare gli apostoli e rivolgendosi a Pietro. I discepoli sono 11, manca Giuda che è morto. Tra loro il più giovane Giovanni, con la tunica rossa e i pantaloni verdi, tiene le mani giunte in preghiera. Proprio dal suo Vangelo viene tratta la storia narrata da Raffaello

Gesù aveva scelto i discepoli tra la gente semplice. Questi uomini non avevano una posizione sociale alta e non erano neanche particolarmente colti. Gente comune e in quanto tale, fra loro c'erano anche vigliacchi che nel momento del bisogno potevano rivelarsi inaffidabili. La notte in cui Gesù fu arrestato molti di loro fuggirono, sconfitti dalle loro debolezze, ma Gesù continua a volerli accanto.

In un paesaggio ampio e all'aperto i discepoli scendono da una barca ormeggiata a destra. Cristo, rappresentato nelle vesti bianche, ha ancora i segni della passione nelle mani e nei piedi. Pietro, inginocchiato, tiene in mano le due chiavi simbolo del potere della chiesa. A lui si rivolge Gesù che, indicando le pecore, chiede a Pietro se lo ami più di loro. Alla risposta affermativa del discepolo, Gesù gli affida il compito di nutrire le pecorelle e di accudirle, ma il suo riferimento è alle genti del mondo, cercando tra i deboli, gli inidifei, gli ultimi

Maybe you might be interested

La scuola di Atene: chi sono i personaggi che compaiono nell’affresco

con Maddalena Doni, Raffaello ricalca il modello della Gioconda

Il Parnaso nella stanza della segnatura di Raffaello

la messa di Bolsena nella stanza di Eliodoro

la pesca miracolosa - Raffaello Sanzio

le virtù e la legge nella stanza della segnatura