Livio, Ab urbe condita: Libro 29; 21 - 24, pag 3

Livio, Ab urbe condita: Libro 29; 21 - 24

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 29; 21 - 24
Adeoque laetis inde animis profecti sunt, tamquam uictoriam non belli magnificum apparatum nuntiaturi Romam essent Il pretore e i legati se ne andarono con l'animo così lieto come se avessero dovuto annunziare a Roma, non magnifici preparativi di guerra, ma addirittura la vittoria
Pleminius quique in eadem causa erant postquam Romam est uentum extemplo in carcerem conditi Pleminio e quelli che erano coinvolti nello stesso processo, appena arrivati a Roma, furono messi in prigione
Ac primo producti ad populum ab tribunis apud praeoccupatos Locrensium clade animos nullum misericordiae locum habuerunt: postea cum saepius producerentur, iam senescente inuidia molliebantur irae; et ipsa deformitas Plemini memoriaque absentis Scipionis fauorem ad uolgum conciliabat Al primo istante, portati dai tribuni dinanzi al popolo, poiché gli animi erano prevenuti a causa delle stragi di Locri, non colsero alcuna pietà; poi, essendo stati riportati più volte ancora dinanzi al popolo, con l'attenuarsi dell'odio le ire ormai tendevano a placarsi e la stessa faccia sfigurata di Pleminio, nonché l'assenza di Scipione, gli abbinarono il favore del volgo

Maybe you might be interested

Livio, Ab urbe condita: Libro 29; 28 - 31
Livio, Ab urbe condita: Libro 29; 28 - 31

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 29; 28 - 31

Mortuus tamen prius in uinclis est quam iudicium de eo populi perficeretur Ciò nonostante, Pleminio morì in carcere, prima che si concludesse il processo istruito dal popolo contro di lui
Hunc Pleminium Clodius Licinus in libro tertio rerum Romanarum refert ludis uotiuis quos Romae Africanus iterum consul faciebat conatum per quosdam quos pretio corruperat aliquot locis urbem incendere ut effringendi carceris fugiendique haberet occasionem; patefacto dein scelere delegatum in Tullianum ex senatus consulto Clodio Licino nel terzo libro della sua storia romana riferisce che questo Pleminio durante i ludi votivi che l'Africano organizzava a Roma nel suo secondo consolato, per mezzo di gente da lui ammorbata con denaro, aveva tentato di appiccare l'incendio in alcuni punti di Roma, per poter fuggire dalla galera forzando la porta; scoperto quindi il delitto, si dice che un decreto dei senato abbia fatto bandire Pleminio nel carcere Tulliano

Maybe you might be interested

Livio, Ab urbe condita: Libro 27; 50 - 51
Livio, Ab urbe condita: Libro 27; 50 - 51

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 27; 50 - 51

De Scipione nusquam nisi in senatu actum, ubi omnes legatique et tribuni classem exercitum ducemque uerbis extollentes effecerunt ut senatus censeret primo quoque tempore in Africam traiciendum Scipionique permitteretur ut ex iis exercitibus qui in Sicilia essent ipse eligeret quos in Africam secum traiceret, quos prouinciae relinqueret praesidio In nessun luogo si trattò di Scipione se non in senato, dove tutti i legati e i tribuni esaltarono nei loro discorsi la flotta, l'esercito ed il loro comandante, facendo in modo che i senatori ordinassero che Scipione passasse in Africa al più presto e dessero a lui la facoltà di scegliere fra quei contingenti di truppe che erano in Sicilia, quelli che riteneva di dover portare con sé in Africa e quelli che calcolava di dover lasciare in difesa della provincia
[23] Dum haec apud Romanos geruntur, Carthaginienses quoque cum speculis per omnia promunturia positis percontantes pauentesque ad singulos nuntios sollicitam hiemem egissent, haud paruum et ipsi tuendae Africae momentum adiecerunt societatem Syphacis regis, cuius maxime fiducia traiecturum in Africam Romanum crediderant [23] Mentre questo avveniva presso i Romani, i Cartaginesi, dopo aver trascorso un inverno scosso da serie preoccupazioni, poste delle sentinelle su tutti i promontori e in preda al panico quando capitava a loro di interrogare un messaggero, ricuperarono un appoggio di non scarsa importanza nell'alleanza con Siface, convinti che il Romano sarebbe passato in Africa principalmente a condizione di poter contare sull'aiuto di quel re

Maybe you might be interested

Livio, Ab urbe condita: Libro 27; 35 - 37
Livio, Ab urbe condita: Libro 27; 35 - 37

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 27; 35 - 37

Erat Hasdrubali Gisgonis filio non hospitium modo cum rege, de quo ante dictum est cum ex Hispania forte in idem tempus Scipio atque Hasdrubal conuenerunt, sed mentio quoque incohata adfinitatis ut rex duceret filiam Hasdrubalis Asdrubale figlio di Gisgone aveva con Siface non solo un obbligo di ospitalità, del quale abbiamo già parlato a proposito dell'incontro casuale che Scipione ed Asdrubale venendo dalla Spagna avevano avuto nello stesso giorno presso il re, ma era già cominciata a spandersi la voce che ci fossero in vista anche rapporti di parentela, giacché Siface doveva sposare la figlia di Asdrubale
Ad eam rem consummandam tempusque nuptiis statuendum--iam enim et nubilis erat uirgo--profectus Hasdrubal ut accensum cupiditate--et sunt ante omnes barbaros Numidae effusi in uenerem--sensit, uirginem a Carthagine arcessit maturatque nuptias Questi partì per la Numidia al fine di risolvere tale progetto e stabilire la data dello sposalizio, poiché la fanciulla era già matura per le nozze; quando vide che Siface era preso da quell'ardente passione libidinosa, alla quale i Numidi più di tutti i barbari sono per natura inclini, fece venire da Cartagine la giovinetta per affrettare le nozze

Maybe you might be interested

Livio, Ab urbe condita: Libro 33; 01 - 25
Livio, Ab urbe condita: Libro 33; 01 - 25

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 33; 01 - 25

Et inter aliam gratulationem ut publicum quoque foedus priuato adiceretur societas inter populum Carthaginiensem regemque, data ultro citroque fide eosdem amicos inimicosque habituros, iure iurando adfirmatur Fra le altre espressioni di gioia, per unire ad un accordo privato anche un patto pubblico, fu sancita con un giuramento l'alleanza tra il popolo cartaginese e il re e fu scambiata da una parte e dall'altra linsigne promessa che essi avrebbero avuto gli stessi amici e gli stessi nemici

Maybe you might be interested

Livio, Ab urbe condita: Libro 10, 16-34
Livio, Ab urbe condita: Libro 10, 16-34

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 10, 16-34

Livio, Ab urbe condita: Libro 21; 01-10

Livio, Ab urbe condita: Libro 29; 18 - 20

Livio, Ab urbe condita: Libro 01, 16-30

Livio, Ab urbe condita: Libro 01, 01-15

Livio, Ab urbe condita: Libro 22; 51-61

Livio, Ab urbe condita: Libro 02, 01-10