Livio, Ab urbe condita: Libro 27; 41 - 43

Livio, Ab urbe condita: Libro 27; 41 - 43

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 27; 41 - 43

[41] Hannibal undique contracto exercitu quem in hibernis aut in praesidiis agri Bruttii habuerat, in Lucanos ad Grumentum venit spe recipiendi oppida quae per metum ad Romanos defecissent [41] Annibale, raccolto da ogni parte le sue truppe, che aveva tenuto nei quartieri d'inverno o nelle difese del territorio dei Bruzzi, arrivò a Grumento in Lucania con la speranza di riguadagnare quelle città che per spavento erano passate ai Romani
Eodem a Venusia consul Romanus exploratis itineribus contendit et mille fere et quingentos passus castra locat ab hoste Il console romano Claudio Nerone, fatta una verifica per le strade, si volse anch'egli da Venosa a Grumento e mise il campo a quasi millecinquecento passi dal nemico
Grumenti moenibus prope iniunctum uidebatur Poenorum vallum; quingenti passus intererant Le trincee dei Cartaginesi erano poste così vicine alle mura di Grumento, che pareva che quasi le colpissero; erano divise da cinquecento passi

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Livio, Ab urbe condita: Libro 27; 01 - 02
Livio, Ab urbe condita: Libro 27; 01 - 02

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 27; 01 - 02

Castra Punica ac Romana interiacebat campus: colles imminebant nudi sinistro lateri Carthaginiensium, dextro Romanorum, neutris suspecti quod nihil silvae neque ad insidias latebrarum habebant Una pianura stava fra gli accampamenti dei Romani e dei Cartaginesi; al fianco sinistro di questi e al fianco destro di quelli si ergevano dei colli privi di vegetazione, che non angosciavano né gli uni né gli altri, perché erano privi di boschi e di rifugi per possibili imboscate
In medio campo ab stationibus procursantes certamina haud satis digna dictu serebant In mezzo alla pianura, i soldati degli avamposti facevano tafferugli, dei quali non è il caso di parlare

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Livio, Ab urbe condita: Libro 28; 17 - 19
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Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 28; 17 - 19

Id modo Romanum quaerere apparebat ne abire hostem pateretur: Hannibal inde euadere cupiens totis uiribus in aciem descendebat Sembrava che il console romano con queste tattiche non avesse altro fine che impedire al nemico di staccarsi: Annibale, al contrario, volendo in assoluto uscire di là, cercava di lottare con tutte le sue forze
Tum consul ingenio hostis usus, quo minus in tam apertis collibus timeri insidiae poterant, quinque cohortes additis quinque manipulis nocte iugum superare et in aversis collibus considere iubet: tempus exsurgendi ex insidiis et adgrediendi hostem Ti Claudium Asellum tribunum militum et P Claudium praefectum socium edocet, quos cum iis mittebat Allora il console, usando le stesse arti del nemico, con tanta maggior certezza quanto meno v'era da temere inganni in quelle colline così scoperte, comandò a cinque coorti con l'aggiunta di cinque manipoli, di varcare di notte i colli e di fermarsi sul pendio del versante opposto: a Ti Claudio Asello tribuno dei soldati e a P Claudio capo degli alleati che aveva mandato con quel allontanamento, fissò il momento di uscire dai luoghi nascosti e di assalire il nemico

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Livio, Ab urbe condita: Libro 03; 41 - 55
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Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 03; 41 - 55

Ipse luce prima copias omnes peditum equitumque in aciem eduxit Egli stesso all'alba svolse in campo tutte le truppe di fanteria e di cavalleria
Paulo post et ab Hannibale signum pugnae propositum est clamorque in castris ad arma discurrentium est sublatus; inde eques pedesque certatim portis ruere ac palati per campum properare ad hostes Poco dopo anche Annibale fece dare il segnale di battaglia; negli accampamenti proruppe lurlo dei soldati che correvano a prendere le armi: indi, fanti e cavalieri a gara saltarono delle porte dell'accampamento e correndo per la pianura si affrettarono in direzione del nemico

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Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 27; 09 - 10

Quos ubi effusos consul videt, tribuno militum tertiae legionis C Aurunculeio imperat ut equites legionis quanto maximo impetu possit in hostem emittat: ita pecorum modo incompositos toto passim se campo fudisse ut sterni obterique priusquam instruantur possint Come il console vide i Cartaginesi sparsi qua e là, ordinò al tribuno militare C Aurunculeio di buttare contro i nemici col massimo forza la cavalleria della propria legione; così in un disordine simile a quello delle greggi, i nemici si cosparsero qua e là per tutta la pianura, in modo che fu possibile indebolirli ed abbatterli, prima che potessero riorganizzare le loro righe

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