Livio, Ab urbe condita: Libro 06, 41-42, pag 3

Livio, Ab urbe condita: Libro 06, 41-42

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 06, 41-42

hac uictoria contenta plebes cessit patribus ut in praesentia consulum mentione omissa tribuni militum crearentur; creati A et M Cornelii iterum M Geganius P Manlius L Veturius P Valerius sextum Soddisfatti per questo successo, i plebei, abbandonando per il momento la discussione relativa al problema del consolato, concessero ai patrizi di eleggere dei tribuni militari nelle persone di Aulo e Marco Cornelio (per la seconda volta), di Marco Geganio, di Publio Manlio, di Lucio Veturio e di Publio Valerio (per la sesta volta)
cum praeter Velitrarum obsidionem, tardi magis rem exitus quam dubii, quietae externae res Romanis essent, fama repens belli Gallici allata perpulit ciuitatem ut M Furius dictator quintum diceretur Salvo l'assedio di Velletri - il cui esito favorevole, anche se assai ritardato nel tempo, non poteva essere messo in dubbio -, all'estero la situazione era tranquilla, l'improvvisa notizia di una guerra da parte dei Galli portò il paese a eleggere per la quinta volta dittatore Marco Furio
is T Quinctium Poenum magistrum equitum dixit Questi scelse come maestro di cavalleria Tito Quinzio Peno

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Livio, Ab urbe condita: Libro 01, 31-45
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Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 01, 31-45

bellatum cum Gallis eo anno circa Anienem flumen auctor est Claudius inclitamque in ponte pugnam, qua T Manlius Gallum cum quo prouocatus manus conseruit in conspectu duorum exercituum caesum torque spoliauit, tum pugnatam Claudio riporta che nel corso di quell'anno si combattè coi Galli nei pressi del fiume Aniene, e che ci fu il famoso duello sul ponte, durante il quale Tito Manlio - sotto gli occhi dei due eserciti - uccise un Gallo che lo aveva sfidato a duello e ne spogliò il cadavere della collana
pluribus auctoribus magis adducor ut credam decem haud minus post annos ea acta, hoc autem anno in Albano agro cum Gallis dictatore M Furio signa conlata Ma io sono più propenso a credere, con la maggior parte delle fonti, che questo episodio ebbe luogo non meno di dieci anni più tardi, e che nell'anno del quale mi sto occupando il dittatore Marco Furio affrontò i Galli nel territorio albano

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Livio, Ab urbe condita: Libro 29; 16 - 17
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Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 29; 16 - 17

nec dubia nec difficilis Romanis, quamquam ingentem Galli terrorem memoria pristinae cladis attulerant, uictoria fuit E nonostante l'enorme spavento ingenerato dai Galli e dal ricordo della vecchia disfatta, i Romani conquistarono una vittoria che non fu né difficile né mai in bilico
multa milia barbarorum in acie, multa captis castris caesa; palati alii Apuliam maxime petentes cum fuga [se] longinqua tum quod passim eos simul pauor errorque distulerant, ab hoste sese tutati sunt Molte migliaia di barbari vennero uccise nel corso della battaglia e molte altre dopo la presa dell'accampamento; i sopravvissuti, dispersi, ripararono soprattutto in Puglia, riuscendo a evitare i Romani sia per la grande distanza della fuga, sia per il fatto di essersi sparpagliati in preda al panico

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dictatori consensu patrum plebisque triumphus decretus Al dittatore venne concesso il trionfo per volontà unanime del senato e della plebe
uixdum perfunctum eum bello atrocior domi seditio excepit, et per ingentia certamina dictator senatusque uictus, ut rogationes tribuniciae acciperentur; et comitia consulum aduersa nobilitate habita, quibus L Sextius de plebe primus consul factus Camillo aveva appena portato a termine quella guerra che in patria esplosero lotte più violente; dopo aspri conflitti, senato e dittatore ebbero la peggio, così che le misure proposte dai tribuni furono approvate; nonostante l'opposizione dei patrizi, si tennero elezioni consolari nelle quali Lucio Sestio fu il primo plebeo a essere eletto console

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et ne is quidem finis certaminum fuit Ma neppure questa vittoria pose fine ai contrasti

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