Il folle amore di Piramo e Tisbe ... e il loro suicidio

il folle amore di Piramo e Tisbe ... e il loro suicidio

due giovani greci, figli di famiglie rivali che per questo dovevano nascondere il loro amore che mai sarebbe stato accettato. Vicini di casa, si sussurravano ogni notte parole d'amore attraverso un buco che attraversava le loro stanze confinanti
Piramo e Tisbe - Pierre Claude Gautherot Piramo e Tisbe - Pierre Claude Gautherot

Gesti d'affetto segreti e fugaci non bastarono più ad un certo punto, e i due decisero di fuggire insieme. Si diedero appuntamento di notte appena fuori la città. Tisbe arrivò per prima. Incontrò una leonessa che si dissetava dopo aver ucciso una preda. Fu assalita dalla paura e si mise a scappare. Nella corsa perse il velo che venne usato dalla leonessa incuriosita, per giocarsi. Macchiandolo così di sangue prima di andare via.

Poco dopo arrivò Piramo che vide il velo insanguinato e graffiato, ed in un tragico equivoco comprese che l'amata era stata assalita e uccisa. Per il troppo dolore, non volendo vivere senza Tisbe, decise di uccidersi e si trafisse con la spada. Ritorna sul luogo Tisbe che trova per terra il corpo senza vita di Piramo. Vede il suo velo sporco disangue e graffiato e capisce cosa doveva aver pensato l'uomo per arrivare a trafiggersi.

Anche lei viene colta da un dolore ingestibile e dal non voler vivere in questa terra senza la sua metà. Così prende la stessa spada che aveva tolto la vita al suo uomo, per suicidarsi a sua volta. 

La storia di Piramo e Tisbe la conosciamo attraverso il racconto di Ovidio nel suo poema Le metamorfosi. Ovidio scrive: Fabula non vulgaris est, La storia è poco conosciuta. Ma dopo il racconto de Le metamorfosi divenne celeberrima. Fu scritta per tutto il medioevo attraverso varie mediazioni giungendo fino a William Shakespeare che trasse ispirazione per raccontare La triste storia dei due amanti veronesi Romeo e Giulietta

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