Protesilao ucciso. La profezia della morte del primo acheo sbarcato in guerra si avvera

Protesilao ucciso. La profezia della morte del primo acheo sbarcato in guerra si avvera

L'immensa flotta greca era ormai giunta a Troia. Ad aspettarli, i rivali di sempre cappeggiati dal principe Ettore figlio del re Priamo. Quando gli Achei raggiunsero la spiaggia esitarono nello sbarcare a causa di una profezia

La profezia voleva che il primo acheo a sbarcare durante la guerra, sarebbe stato il primo a morire. Odisseo / Ulisse, noto per la sua furbizia, gettò il suo scudo in spiaggia e vi saltò sopra, senza quindi calpestare la spiaggia. I soldati, si galvanizzarono e lo seguirono. Protesilao fu il secondo a scendere in spiaggia ma il primo a toccare il suolo. Con il suo coraggio e la sua forza, uccise vari soldati troiani fino a quando si trovò di fronte Ettore. Lo scontro fu impari, troppo forte il principe troiano. Protesilao morì, fu il primo acheo a cadere. La profezia si avverò.

In patria, Protesilao aveva lasciato una giovane sposa, Laodamia. La donna pregò gli dei affinché gli permettessero di parlare con il suo uomo. Non pretendeva che lo resuscitassero per sempre. ma implorava almeno un breve colloquio e di poterlo toccare. Gli dei acconsentirono. Ade, il re degli inferi, fece scortare Protesilao dall'aldilà fino alla Terra. I due sposi ebbero il loro colloquio, non sappiamo cosa si dissero, dopodichè Protesilao dovette tornare negli inferi e morì una seconda volta. Laodamia piombò in un dolore ancora più cupo 

Achille e Aiace intenti al gioco degli astragali - anfora a figure nere, 540 a.C. Achille e Aiace intenti al gioco degli astragali - anfora a figure nere, 540 a.C.

ACHILLE E AIACE GIOCANO A DADI

in quest'anfora attica a figure nere di Exechia, Achille e Aiace giocano a dadi. Risale al 540-530 a.C.

I dadi, qui lanciati senza il bussolotto, venivano fabbricati nei materiali più eterogenei, dalla terracotta all'oro. Si giocava con tre dadi e le varie combinazioni avevano un nome: l'uscita di tre 6 era chiamata colpo di Venere, mentre quella di tre 1 era il colpo del cane. Secondo Pausania, il gioco dei dati fu inventato dal guerriero greco Palamede per vincere la noia durante l'assedio di Troia. 

Le scritte "tre" e "quattro" che compaiono davanti ai giocatori attestano che essi stanno sicuramente giocando con i dadi, le cui facce  erano normalmente numerate da 1 a 6. Questo soggetto sarà in seguito riproposto da molti altri pittori, alcuni dei quali rappresenteranno però gli eroi intenti a un gioco da tavolo, riconoscibile dalle palline usate come pedine

Un orca attacca sulla riva

la leggenda che ha dato il nome al mare Egeo

Teseo e Piritoo rapiscono Elena di Sparta

Eteocle vs Polinice per governare Tebe

La spiaggia per pochi e il rumore del mare