la Resurrezione del figlio della vedova di Nain, al contrario della più rappresentata resurrezione di Lazzaro, non conosce mai in campo artistico grande fortuna. in Francia alla metà del Seicento questo episodio Tuttavia trovò una sua codifica iconografica soprattutto attraverso il simbolico gesto del sollevamento del lenzuolo dal volto, chiara allusione al ritorno in vita del giovane.
Il pittore ambienta la scena al di fuori delle mura della città denotando una rinnovata attenzione verso la veridicità della narrazione evangelica che viene rappresentata al pari di un fatto storico realmente accaduto
Ambientato fuori dalle mura della città dicevamo, e sembra a tutti gli effetti: Roma. Si notino le costruzioni del Pantheon e della piramide di Caio Cestio. Il ritorno in vita del figlio della vedova di Nain, primo miracolo di questo tipo operato da Cristo, è giocato sulla reazione psicologica degli astanti e sul muto dialogo che si viene a creare tra i miracolato e Gesù.
Cristo opera il miracolo grazie alla esclusiva forza della fede, prescindendo da ogni contatto fisico con il defunto. All'ordine di Cristo risponde il giovane il quale, con un gesto naturale leva via dal volto il sudario che lo avvolge, chiara metafora del suo ritorno in vita e dell'avvenuto miracolo. Il gran numero di spettatori meravigliati che prende parte alla scena serve non solo a enfatizzare l'evento ma anche a indagare il tipo di reazione psicologica e sentimentale che le persone hanno di fronte a un evento simile.