Cicerone, Tuscolanae Disputationes: Libro 01; 154-187, pag 2

Cicerone, Tuscolanae Disputationes: Libro 01; 154-187

Latino: dall'autore Cicerone, opera Tuscolanae Disputationes parte Libro 01; 154-187
Quamquam hoc quidem minime; Persuadent enim mathematici terram in medio mundo sitam ad universi caeli complexum quasi puncti instar obtinere, quod kéntron illi vocant; eam porro naturam esse quattuor omnia gignentium corporum, ut, quasi partita habeant inter se ac divisa momenta, terrena et umida suopte nutu et suo pondere ad paris angulos in terram et in mare ferantur, reliquae duae partes, una ignea, altera animalis, ut illae superiores in medium locum mundi gravitate ferantur et pondere, sic hae rursum rectis lineis in caelestem locum subvolent, sive ipsa natura superiora adpetente, sive quod a gravioribus leviora natura repellantur Certamente questo non sarebbe assolutamente il caso; infatti i matematici dimostrano che la terra, situata al centro delluniverso, occupa, in confronto al complesso della volta celeste, più o meno lo spazio di un punto, che essi chiamano kéntron; inoltre dimostrano che tutte le quattro sostanze originarie dei corpi generati, quasi avessero movimenti separati e divisi fra loro, hanno una natura tale per cui gli elementi di terra e di acqua subiscono, per la loro inclinazione e il loro peso, unattrazione perpendicolare verso la terra e il mare, gli altri due elementi, il fuoco e laria, come i primi venivano attratti dalla forza di gravità e dal peso verso il centro delluniverso, così questi si sollevano ancora in linea retta, verso le regioni celesti, o perché la loro stessa natura li spinge verso lalto, o perché gli elementi più leggeri per natura sono respinti da quelli più pesanti
[161] Quae cum constet, perspicuum debet esse animos, cum e corpore excesserint, sive illi sint animales, id est spirabiles, sive ignei, sublime ferri [161] Dopo aver chiarito queste cose, deve essere evidente che lanima, dopo essere uscita dal corpo, sale in alto, sia se è soffio, cioè una natura aerea, sia se è fuoco
[162] Si vero aut numerus quidam sit animus, quod subtiliter magis quam diluce dicitur, aut quinta illa non nominata magis quam non intellecta natura, multo etiam integriora ac puriora sunt, ut a terra longissime se ecferant [162] Se certamente lanima è realmente o un numero, ciò è detto in maniera più sottile che chiara, o quella quinta essenza che, pur non essendo incomprensibile, è priva di nome, ci sono anche elementi ancora più integri e puri, che si allontanano moltissimo dalla terra

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Cicerone, Tuscolanae Disputationes: Libro 01; 188-229
Cicerone, Tuscolanae Disputationes: Libro 01; 188-229

Latino: dall'autore Cicerone, opera Tuscolanae Disputationes parte Libro 01; 188-229

[163] Horum igitur aliquid est animus, ne tam vegeta mens aut in corde cerebrove aut in Empedocleo sanguine demersa iaceat [163] Dunque lanima consiste in una di queste sostanze, se non si vuole credere che la mente, così viva, giaccia sepolta nel cuore o nel cervello o nel sangue, come dice Empedocle
[164] Dicaearchum vero cum Aristoxeno, aequali et condiscipulo suo, doctos sane homines, omittamus; quorum alter ne condoluisse quidem umquam videtur, qui animum se habere non sentiat, alter ita delectatur suis cantibus, ut eos etiam ad haec transferre conetur [164] Tralasciamo poi Dicearco insieme ad Aristosseno, suo coetaneo e condiscepolo, indubbiamente uomini dotti; di questi il primo, che non si accorge di avere lanima, sembra certamente non aver mai sentito il dolore, il secondo prova un tale diletto per la sua musica, che cerca di indurla anche in questi argomenti

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Latino: dall'autore Cicerone, opera Tuscolanae Disputationes parte Libro 03; 85-109

[165] Harmoniam autem ex intervallis sonorum nosse possumus, quorum varia compositio etiam harmonias efficit pluris; membrorum vero situs et figura corporis vacans animo quam possit harmoniam afficere, non video [165] Inoltre possiamo riconoscere larmonia dagli intervalli tra i suoni, la cui varia combinazione produce anche più armonie; ma non vedo quale armonia possa produrre la disposizione delle membra e la struttura del corpo senza lintervento dellanima
[166] Sed hic quidem, quamvis eruditus sit, sicut est, haec magistro concedat Aristoteli, canere ipse doceat [166] Ma certamente costui, nonostante sia un erudito, come è, dovrebbe lasciare questi argomenti al suo maestro Aristotele, e dovrebbe insegnare a cantare

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Latino: dall'autore Cicerone, opera Tuscolanae Disputationes parte Libro 01; 01-90

[167] Bene enim illo Graecorum proverbio praecipitur: Quam quisque norit artem, in hac se exerceat [167] Infatti è ottimo linsegnamento di quel proverbio greco: Ciascuno si eserciti in quel mestiere che conosce
[168] Illam vero funditus eiciamus individuorum corporum levium et rutundorum concursionem fortuitam, quam tamen Democritus concalefactam et spirabilem, id est animalem, esse volt [168] Tralasciamo completamente anche quella teoria per cui lanima sarebbe unaggregazione casuale di atomi lisci e rotondi, che tuttavia Democrito vorrebbe che fosse fornita di calore e aerea, come è il soffio

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Latino: dall'autore Cicerone, opera Tuscolanae Disputationes parte Libro 04; 11-20

[169] Is autem animus, qui si est horum quattuor generum, ex quibus omnia constare dicuntur, ex inflammata anima constat, ut potissimum videri video Panaetio, superiora capessat necesse est [169] Daltronde è inevitabile che tenda verso lalto quellanima che, se fa parte delle quattro sostanze, dalle quali si dice che derivino tutte le cose, è costituita da un soffio infiammato, come vedo che è affermato soprattutto da Panezio

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