Velut Epicurus, cum videret, si atomi ferrentur in locum inferiorem suopte pondere, nihil fore in nostra potestate, quod esset earum motus certus et necessarius, invenit, quo modo necessitatem effugeret, quod videlicet Democritum fugerat: ait atomum, cum pondere et gravitate directo deorsus feratur, declinare paululum [70] Hoc dicere turpius est quam illud, quod vult non posse defendere Idem facit contra dialecticos; a quibus cum traditum sit in omnibus diiunctionibus, in quibus "aut etiam aut non" poneretur, alterum utrum esse verum, pertimuit, ne, si concessum esset huius modi aliquid "aut vivet cras aut non vivet Epicurus", alter utrum fieret necessarium: totum hoc "aut etiam aut non" negavit esse necessarium; quo quid dici potuit obtusius |
Ad esempio Epicuro, quando si avvede che, se gli atomi sono attratti verso il basso sotto l'impulso del loro peso, toglie all'uomo ogni possibilità di autodeterminazione data l'ineluttabile necessità dei loro movimento, ricorre ad uno stratagemma che anche Democrito si era guardato bene dall'adottare: afferma, cioè, che gli atomi, pur muovendosi verticalmente verso il basso in linea retta, subiscono leggere deviazioni [70] Ma sostenere questo è assai peggio che mostrarsi incapace di difendere le proprie posizioni Identico il tono delle sue polemiche contro i dialettici;essendo noto che in ogni proposizione disgiuntiva del tipo " o è o non è " uno dei due termini deve essere vero, temette che se una frase fosse stata così concepita " domani Epicuro sarà in vita o non sarà in vita " una delle due affermazioni dovesse necessariamente essere vera: negò all'intera espressione il carattere della necessità;che cosa cipuo essere vi può essere di più insensato |
Urguebat Arcesilas Zenonem, cum ipse falsa omnia diceret, quae sensibus viderentur, Zenon autem non nulla visa esse falsa, non omnia; timuit Epicurus, ne, si unum visum esset falsum, nullum esset verum: omnes sensus veri nuntios dixit esse Nihil horum nisi +valde; graviorem enim plagam accipiebat, ut leviorem repelleret [71] Idem facit in natura deorum: dum individuorum corporum concretionem fugit, ne interitus et dissipatio consequatur, negat esse corpus deorum, sed tamquam corpus, nec sanguinem, sed tamquam sanguinem |
Arcesilao soleva rimproverare a Zenone di considerate falsi solo alcuni e non tutti i dati della sensazione contro la sua negazione totale; Epicuro temeva che la falsità di un solo dato compromettesse la validità di tutti gli altri: considerò i sensi in blocco come i fedeli messaggeri dei vero Ed in questo si mostra tutt'altro che abile - : per schivare un colpo leggero si espone ad uno assai più forte [71] Lo stesso errore lo commette verso la natura divina:mentre evita laggregazione di atomi per non farne seguire la morte e la dispersione, dice che gli dèi non posseggono un corpo, ma una sembianza di corpo, non sangue, ma una sembianza di sangue |