è importante ricordare che la Kauffmann realizzò le sue scene mitologiche nel momento in cui si stavano portando alla luce gli affreschi di Pompei. La pittrice ritrae la storia della figlia del re cretese Minosse così come viene raccontata da Ovidio, e presenta Arianna nel momento in cui, dopo aver aiutato Teseo a sconfiggere il Minotauro, viene abbandonata dall'uomo sull'isola di Nasso.
Arianna ha un contegno raffinato e a differenza della versione di Tiziano che ritrae la principessa in un momento di altissima tensione emotiva, la figura sebbene afflitta, trasmette uno spessore emotivo composto e misurato. La pittrice è stata in grado di raccontare la storia in modo del tutto coerente con la sensibilità artistica
Basta che ti getti uno sguardo e mi si spezza la voce,
la lingua si inceppa, subito un fuoco sottile corre sotto la pelle,
gli occhi non vedono più, le orecchie rompano,
un freddo sudore mi scorre, un tremore è tutto mi afferra,
sono più verde dell'erba,
e poco manca che muoia.
Saffo