I due nobili congiunti di William Shakespeare

I due nobili congiunti di William Shakespeare

Il romanzo si apre con Arcite e Palamone, due amici inseparabili, che vanno in combattimento contro Teseo, che vuole distruggere Tebe; ne rimangono feriti e Teseo, osservandoli buoni combattenti, li fa curare imprigionare

Un giorno dalla prigione Palamone nota per primo Emilia e la fa notare anche ad Arcite. Da adesso in poi sarà una lotta continua tra i due fino ad arrivare davanti a Teseo, dove ammettono ciò che è successo, e lui decide di farli tornare tra un mese con tre cavalieri ognuno, e chi costringerò il cugino a toccare l'obelisco, conquisterà Emilia (Figlia di Teseo), l'altro perderà la testa. Intanto in carcere si discute tra il dottore e il carceriere, perché la figlia del carceriere è perdutamente innamorata di Palamone. Il dottore infine consiglia al fidanzato della figlia del carceriere di fargli credere di essere lui Palamone, e così risolverà il problema.

Nel frattempo sono arrivati Palamone e Arcite per lo scontro, al quale Emilia decide di non assistere; verrà successivamente avvisata da un servo che il vincitore è Arcite. Purtroppo Arcite rimane gravemente ferito in una cavalcata e prima di morire lascia la possibilità di sposare Emilia a Palamone. Così si conclude la commendia. ANALISI: Il testo si suddivide in cinque atti. I personaggi principali sono Arcite e Palamone. I personaggi secondari: Teseo, Ippolita, Emilia, Carceriere, la Figlia, fidanzato e varie comparse: il dottore e i cavalieri. I personaggi principali vengono presentati principalmente direttamente da Teseo, dove inizialmente li descrive. Nel testo in generale sono presenti concertati tra i vari personaggi; prevalgono anche molti dialoghi tra i protagonisti e vari monologhi di Emilia dove esprime le sue opinioni su Arcite e Palamone

Palamone e Arcite - William Hamilton, 1788 Palamone e Arcite - William Hamilton, 1788

il quadro fa parte di una collezione privata. Palamone e Arcite erano entrambi innamorati di Emelina, sorella minore della moglie di Teseo, Ippolita. Il dipinto mostra l'episodio culminante in cui i due cavalieri greci hanno deciso di scontrarsi a duello per stabilire con le armi chi dei due sia degno della donna amata, ma vengono interrotti dall'arrivo dello stesso re di Atene, Teseo

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