Nel febbraio 1912, gli ambienti cubisti riservono un accoglienza piuttosto diffidente alla prima mostra parigina dei pittori futuristi italiani. Esposto all'indomani della mostra dei futuristi, la cattedrale di Chartes testimonia la volontà dei cubisti di definire la propria pittura in contrapposizione ai programmatici propositi del Movimento italiano
La monumentalità la Cattedrale si erge a simbolo di quella tradizione francese di cui il pittore aveva annunciato il ritorno. Con l'austerità dei suoi bruni e dei suoi verdi, prende le distanze dalla tavolozza delle opere futuriste. In contrapposizione ai futuristi, Gleizes rifiuta l'idea del soggetto modernista come condizione necessaria della modernità pittorica
la Chathédrale de Chartres - Albert Gleizes, 1912