Cicerone, In Verrem: 02; 11-15

Cicerone, In Verrem: 02; 11-15

Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 11-15
[XI]Etenim sic me ipsum egisse memoria tenetis ut in testibus interrogandis omnia crimina proponerem et explicarem, ut, cum rem totam in medio posuissem, tum denique testem interrogarem

Itaque non modo vos, quibus est iudicandum, nostra crimina tenetis, sed etiam populus Romanus totam accusationem causamque cognovit

Tametsi ita de meo facto loquor quasi ego illud mea voluntate potius quam vestra iniuria adductus fecerim

[30] Interposuistis accusatorem qui, cum ego mihi C et X dies solos in Siciliam postulassem, C et VIII sibi in Achaiam postularet
[XI] Voi ricordate, infatti, che io ho agito in modo tale che durante linterrogatorio dei testimoni ponevo sotto i vostri occhi tutti i capi daccusa e li sviluppavo, e solo dopo aver chiarito i fatti nel loro insieme procedevo, a conclusione,allinterrogatorio del teste

Di conseguenza, non solo voi che dovete pronunciare la sentenza conoscete bene le imputazioni da me esposte, ma anche il popolo romano è al corrente dellaccusa e della causa nel suo complesso

Sto parlando tuttavia di questo mio comportamento come se fosse stato spontaneo e non piuttosto determinato dal vostro ingiusto modo di procedere

[30] Avete fatto intervenire un accusatore che , mentre io avevo chiesto per me solo 110 giorni per svolgere le mie indagini in Sicilia, ne chiese per sé 108 per fare lo stesso in Acaia
Mensis mihi tris cum eripuissetis ad agendum maxime adpositos, reliquum omne tempus huius anni me vobis remissurum putastis, ut, cum horis nostris nos essemus usi, tu binis ludis interpositis quadragesimo post die responderes, deinde ita tempus duceretur ut a M Glabrione praetore et a magna parte horum iudicum ad praetorem alium iudicesque alios veniremus

[31] Hoc si ego non vidissem, si me non omnes noti ignotique monuissent id agi, id cogitari, in eo elaborari ut res in illud tempus reiceretur, credo, si meis horis in accusando uti voluissem, vererer ne mihi crimina non suppeterent, ne oratio deesset, ne vox viresque deficerent, ne, quem nemo prima actione defendere ausus esset, eum ego bis accusare non possem
Mavete tolto tre mesi i più adatti alla celebrazione del processo, e avete pensato che avrei rinunciato a vostro favore a tutto il resto del corrente anno, così io avrei usufruito di tutto il tempo che la legge concede allaccusa e tu avresti pronunciato la tua replica dopo un intervallo di 40 giorni a causa della celebrazione di due ludi; si sarebbe poi tirata la cosa per le lunghe in modo da passare dalla presidenza di Manio Giabrione a quella di un altro pretore e dallattuale giuria a unaltra totalmente rinnovata

[31] Se io non mi fossi accorto di queste manovre, se tutti, conoscenti e sconosciuti, non mavessero avvertito che con ogni atto, pensiero e sforzo si mirava a rinviare la causa a quella data, se avessi voluto impiegare nellaccusa tutto il tempo a mia disposizione, dovrei temere, penso, di non disporre di una quantità sufficiente di capi daccusa, di mancare dì parole, di essere abbandonato dalla voce e dalle forze, di non essere in grado di accusare per la seconda volta un uomo che nel primo dibattimento nessuno ha avuto il coraggio di difendere
Ego meum consilium cum iudicibus tum populo Romano probavi: nemo est qui alia ratione istorum iniuriae atque impudentiae potuisse obsisti arbitretur

Etenim qua stultitia fuissem, si, quam diem qui istum eripiendum redemerunt in cautione viderunt - cum ita caverent, "si post Kalendas Ianuarias in consilium iretur" -, in eam diem ego, cum potuissem vitare, incidissem

[32] Nunc mihi temporis eius quod mihi ad dicendum datur, quoniam in animo est causam omnem exponere, habenda ratio est diligenter

[XII]Itaque primum illum actum istius vitae turpissimum et flagitiosissimum praetermittam

Nihil a me de pueritiae suae flagitiis peccatisque audiet, nihil ex illa impura adulescentia sua; quae qualis fuerit aut meministis, aut ex eo quem sui simillimum produxit recognoscere potestis
La mia decisione ha ottenuto lapprovazione sia dei giudici che del popolo romano: non cera, a giudizio di tutti, nessuna possibilità di opporsi in altro modo alle manovre illecite e spudorate di questi nostri avversari

Che stupido sarei stato se, pur potendolo evitare, fossi andato a finire a quel giorno che tennero ben presente nello stringere il patto coloro che simpegnarono a comprare lassoluzione di costui- perché essi si premunirono così nel caso si fosse andati in tribunale dopo il 10 gennaio

[32] Ora, poiché è mia intenzione di esporre interamente la causa, devo tenere un conto esatto del tempo che ho a mia disposizione per parlare

[XII] per questo che trascurerò la prima parte della vita di costui, piena di azioni infami e disonorevoli

Non una parola udirà da me sulle nefandezze e sui peccati della sua fanciullezza, non una parola sulla sua laida adolescenza; del resto, quale sia stata in realtà voi lo ricordate, oppure potete dedurlo da suo figlio , che ne è il ritratto

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Cicerone, In Verrem: 02; 04-111-115

Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 04-111-115

Omnia praeteribo quae mihi turpia dictu videbuntur, neque solum quid istum audire, verum etiam quid me deceat dicere considerabo

Vos, quaeso, date hoc et concedite pudori meo ut aliquam partem de istius impudentia reticere possim

[33] Omne illud tempus quod fuit antequam iste ad magistratus remque publicam accessit, habeat per me solutum ac liberum

Sileatur de nocturnis eius bacchationibus ac vigiliis; lenonum, aleatorum, perductorum nulla mentio fiat; damna, dedecora, quae res patris eius, aetas ipsius pertulit, praetereantur; lucretur indicia veteris infamiae; patiatur eius vita reliqua me hanc tantam iacturam criminum facere

[34] Quaestor Cn Papirio consuli fuisti abhinc annos quattuordecim
Trascurerò tutto ciò che mi sembrerà vergognoso anche a parlarne, e terrò conto non solo di ciò che conviene che costui ascolti, ma pure di ciò che conviene che io dica

Voi, vi prego, fate al mio pudore la concessione di poter passare sotto silenzio qualche po dellimpudenza dellaccusato

[33] Tutto il tempo che precedette il suo ingresso nella vita politica e laccesso alle cariche pubbliche, glielo lascio libero e esente da ogni rimprovero

Si stenda pure il silenzio sulle sue orge quando trascorreva in veglia le notti; non un cenno sui mezzani, sui biscazzieri, sui ruffiani; un bel salto sui danni subiti dal patrimonio del padre e sulle turpitudini patite dalla sua giovinezza;risparmiamogli le rivelazioni delle sue infamie dun tempo e sia il resto della sua vita a permettermi di fare questo notevole sacrificio di capi daccusa

[34] Quattordici anni fa sei stato questore al servizio del console Cn Papirio
Ex ea die ad hanc diem quae fecisti in iudicium voco: hora nulla vacua a furto, scelere, crudelitate, flagitio reperietur

Hi sunt anni consumpti in quaestura et legatione Asiatica et praetura urbana et praetura Siciliensi; quare haec eadem erit quadripertita distributio totius accusationis meae

[XIII]Quaestor ex senatus consulto provinciam sortitus es: obtigit tibi consularis, ut cum consule Cn Carbone esses eamque provinciam obtineres

Erat tum dissensio civium, de qua nihil sum dicturus quid sentire debueris: unum hoc dico, in eius modi tempore ac sorte statuere te debuisse utrum malles sentire atque defendere

Carbo graviter ferebat sibi quaestorem obtigisse hominem singulari luxuria atque inertia; verum tamen ornabat eum beneficiis officiisque omnibus
Da allora a oggi ti pongo in stato daccusa per tutto ciò che hai fatto: non una sola ora si potrà trovare non macchiata da furti, scelleratezze, crudeltà, infamie

Si tratta degli anni che hai trascorsi come questore, come legato in Asia, come pretore a Roma poi come governatore della Sicilia; allo stesso modo tutta la mia accusa sarà suddivisa in quattro parti

[XIII] Una volta eletto questore sorteggiasti in base al decreto del senato una provincia: e ti toccò una provincia consolare dove dovevi accompagnarti al console Cn Carbone e governare con lui la provincia stessa

Si era in tempo di discordia civile, tua non ho alcuna intenzione di dire come allora avresti dovuto pensarla: solo una dico, che in un momento come quello e con una carica come la tua dovevi ben decidere quale dei due partiti dare la preferenza e il tuo sostegno

Carbone era assai dispiaciuto che la sorte gli avesse assegnato come questore un uomo tanto dissoluto e inetto; tuttavia lo colmava di ogni specie di favori e cortesie

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Cicerone, In Verrem: 02; 02-51-55

Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 02-51-55

Ne diutius teneam, pecunia attributa, numerata est: profectus est quaestor in provinciam: venit exspectatus in Galliam ad exercitum consularem cum pecunia

Simul ac primum ei occasio visa est cognoscite hominis principium magistratuum gerendorum et rei publicae administrandae -, aversa pecunia publica quaestor consulem, exercitum, sortem, provinciamque deseruit

[35] Video quid egerim: erigit se, sperat sibi auram posse aliquam adflari in hoc crimine voluntatis adsensionisque eorum quibus Cn Carbonis mortui nomen odio sit, quibus illam relictionem proditionemque consulis sui gratam sperat fore

Quasi vero id cupiditate defendendae nobilitatis aut studio partium fecerit, ac non apertissime consulem, exercitum, provinciamque compilarit et propter impudentissimum furtum aufugerit
Per tagliare corto, gli assegnata e versata una somma di denaro: il nostro questore arti per la provincia, arrivò in Gallia, dovera atteso, e raggiunse con i fondi ricevuti lesercito consolare

Non appena il momento gli parve propizio eccolo il suo debutto di magistrato nellesercizio della sua carica di governo - , il questore simpadronì della cassa e abbandonò il console, lesercito, carica e la provincia

[35] Lo vedo bene quello che ho provocato: drizza la testa, spera che per quanto riguarda questaccusa li possa giungere carezzevole come un venticello di primavera benevolo appoggio di coloro che hanno in odio il nome del funto Carbone e che, come spera, si compiaceranno dellabbandono e del tradimento fatto al suo console

Come se abbia agito per il desiderio di difendere nobiltà o lattaccamento a un partito, e non avesse invece derubato lesercito e la provincia scappando poi via per questo furto così spudorato
est enim obscurum et eius modi factum eius ut possit aliquis suspicari C Verrem, quod ferre novos homines non potuerit, ad nobilitatem, hoc est ad suos, transisse, nihil fecisse propter pecuniam

[36] Videamus rationes quem ad modum rettulerit: iam ipse ostendet quam ob rem Cn Carbonem reliquerit, iam se ipse indicabit

[14]Primum brevitatem cognoscite: ACCEPI inquit, VICIENS DUCENTA TRIGINTA QUINQUE MILIA QUADRINGENTOS DECEM ET SEPTEM NUMMOS

DEDI STIPENDIO, FRUMENTO, LEGATIS, PRO QUAESTORE, COHORTI PRAETORIAE HS MILLE SESCENTA TRIGINTA QUINQUE MILIA QUADRINGENTOS DECEM ET SEPTEM NUMMOS

RELIQUI ARIMINI HS SESCENTA MILIA

Hoc est rationes referre

Hoc modo aut ego aut tu, Hortensi, aut quisquam omnium rettulit

Quid hoc est

Quae impudentia, quae audacia

Quod exemplum ex tot hominum rationibus relatis huiusce modi est
Un comportamento in verità poco chiaro e tale che potrebbe far sorgere il sospetto che G Verre sia passato dalla parte degli ottimati, cioè di quelli del suo partito, per odio verso chi sè fatto da sé , senza peraltro agire mai per denaro

[36] Vediamo un po come fece il rendiconto: ormai sarà lui personalmente a indicarci i motivi dellabbandono di Carbone, ormai sarà lui personalmente ad autodenunciarsi

[14] Prendete anzitutto conoscenza della brevità; HO RICEVUTO sono parole sue 2235417 SESTERZI

NE HO SPESI PER LA PAGA AI SOLDATI, PER LAPPROVVIGIONAMENTO DI GRANO, PER I LEGATI, IL PROQUESTORE E LA COORTE PRETORIA 1635417 DI SESTERZI

GLI ALTRI 600000 LI HO LASCIATI A RIMINI

un rendiconto questo

Così sè fatto da parte mia o tua, Ortensi, o di qualunque altro questore

Che cosa è questo

Che impudenza, che ardire è questo

Tra i conti resi da tanti altri questori si trova un esempio simile

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Cicerone, In Verrem: 02; 04-101-105

Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 04-101-105

Illa tamen HS sescenta milia, quae ne falso quidem potuit quibus data essent describere, quae se Arimini scribit reliquisse, quae ipsa HS sescenta milia reliqua facta sunt, neque Carbo attigit neque Sulla vidit neque in aerarium relata sunt

Oppidum sibi elegit Ariminum, quod tum, cum iste rationes referebat, oppressum direptumque erat: non suspicabatur, id quod nunc sentiet, satis multos ex illa calamitate Ariminensium testis nobis in hanc rem reliquos esse

[37] Recita denuo

P LENTULO L TRIARIO QUAESTORIBUS URBANIS RES RATIONUM RELATARUM

Recita

EX SENATUS CONSULTO

Ut hoc pacto rationem referre liceret, eo Sullanus repente factus est, non ut honos et dignitas nobilitati restitueretur

Quodsi illinc inanis profugisses, tamen ista tua fuga nefaria proditio consulis tui conscelerata iudicaretur
Daltra parte, quei 600000 sesterzi che neppure con un documento falso ha potuto precisare a chi sono stati dati e che egli dichiara per iscritto di avere lasciato a Rimini, proprio quel resto di 600000 sesterzi né Carbone lha mai toccato né Silla lha mai visto né è stato mai versato allerario

Ha scelto la città di Rimini perché al momento del rendiconto era stata occupata e saccheggiata: non si era sospettato ma ora se ne renderà ben conto che a quel disastro sono scampati moltissimi riminesi che deporranno su questo fatto come testi a nostro favore

[37] Rileggi

CONTENUTO DEL RENDICONTO PRESENTATO AI QUESTORI URBANI P LENTULO E L TRIARIO

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IN BASE A UN DECRETO DEL SENATO

perché gli fosse consentito di presentare un rendiconto di tal fatta che si fece allimprovviso sillano, non già per far restituire ai nobili onore e prestigio

E anche se fossi fuggito di là a mani vuote, non meno empia sarebbe giudicata codesta tua fuga e non meno criminale il tradimento del tuo console
"Malus civis, improbus consul, seditiosus homo Cn Carbo fuit

" Fuerit aliis: tibi quando esse coepit

Posteaquam tibi pecuniam, rem frumentariam, rationes omnis suas exercitumque commisit

Nam si tibi antea displicuisset, idem fecisses quod anno post M Piso

Quaestor cum L Scipioni consuli obtigisset, non attigit pecuniam, non ad exercitum profectus est; quod de re publica sensit, ita sensit ut nec fidem suam nec morem maiorum nec necessitudinem sortis laederet

[XV, 38] Etenim si haec perturbare omnia ac permiscere volumus, totam vitam periculosam, invidiosam, infestamque reddemus si nullam religionem sors habebit, nullam societatem coniunctio secundae dubiaeque fortunae, nullam auctoritatem mores atque instituta maiorum
Cn Carbone era un cattivo cittadino, un console indegno, un fazioso

Sia pure stato tale per altri; per te quando cominciò a esserlo

Dopo che taffidò i fondi, gli approvvigionamenti, tutta lamministrazione e lesercito

Se infatti non tandava a genio già da prima dallora, avresti dovuto comportarti come fece lanno seguente M Pisone

Assegnato dalla sorte come questore al console L Scipione , non toccò i fondi e non parti per raggiungere lesercito; quanto alle sue opinioni politiche, la fedeltà a esse non gli fece violare né la lealtà né il costume degli antenati, né gli stretti legami stabiliti dalla sorte

[XV, 38] Se infatti siamo intenzionati a sconvolgere e a mettere sossopra tutti questi valori, esporremo tuttintera la nostra vita ai pericoli, allodio, allostilità-questo noi faremo se il sorteggio non sarà più rispettato come sacro , se lunione nella prospera e nellincerta fortuna non costituirà più un vincolo, se i costumi e le istituzioni degli antenati non avranno più nessuna autorità

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Latino: dall'autore Cicerone, opera In Verrem parte 02; 05-51-55

Omnium est communis inimicus qui fuit hostis suorum

Nemo umquam sapiens proditori credendum putavit

Ipse Sulla, cui adventus istius gratissimus esse debuit, ab se hominem atque ab exercitu suo removit: Beneventi esse iussit apud eos quos suis partibus amicissimos esse intellegebat, ubi iste summae rei causaeque nocere nihil posset

Ei postea praemia tamen liberaliter tribuit, bona quaedam proscriptorum in agro Beneventano diripienda concessit, habuit honorem ut proditori, non ut amico fidem

[39] Nunc quamvis sint homines qui mortuum Cn Carbonem oderint, tamen hi debent non quid illi accidere voluerint, sed quid ipsis in tali re metuendum sit cogitare

Commune est hoc malum, communis metus, commune periculum
Tutti devono vedere un nemico personale di tutti in colui che è stato nemico pubblico dei suoi

Giammai un uomo assennato ha ritenuto che si debba avere fiducia in un traditore

Perfino Silla, al quale larrivo di costui dovette fare un immenso piacere, lo tenne lontano dalla sua persona e dallesercito ordinandogli di starsene a Benevento, dove egli sapeva che assai forte era lattaccamento al suo partito e dove costui non avrebbe potuto arrecare nessun danno ai supremi interessi della sua causa

Tuttavia in seguito lo premiò generosamente , li concesse di fare man bassa di alcuni beni di proscritti nel territorio di Benevento, ebbe la ricompensa come un traditore, non già la fiducia come a un amico

[39] E per quanto ci siano di quelli che continuano a odiare Carbone anche dopo la sua morte, costoro dovrebbero tuttavia pensare non a ciò che essi avrebbero voluto che gli capitasse, ma a ciò che essi stessi dovrebbero temere in una situazione simile

Si tratta di un male comune, di un timore comune, di un pericolo comune

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