Nullae sunt occultiores insidiae quam eae quae latent in simulatione offici aut in aliquo necessitudinis nomine Nam eum qui palam est adversarius facile cavendo vitare possis; hoc vero occultum intestinum ac domesticum malum non modo non exsistit, verum etiam opprimit antequam prospicere atque explorare potueris [40] Itane vero Tu cum quaestor ad exercitum missus sis, custos non solum pecuniae sed etiam consulis, particeps omnium rerum consiliorumque fueris, habitus sis in liberum loco, sicut mos maiorum ferebat, repente relinquas, deseras, ad adversarios transeas O scelus, o portentum in ultimas terras exportandum |
Non ci sono insidie più nascoste di quelle che si celano in un incarico che apparentemente si espleta o in un legame damicizia che a qualche titolo sè creato Ché da chi ti è apertamente nemico puoi facilmente guardarti prendendo delle precauzioni; ma questo male che non si vede, che è interno, che sta in casa, ben lungi dal venir fuori, ti schiaccia prima che si possa prevedere e ricercare [40] Non è così che ti sei comportato Inviato presso lesercito come questore, avevi in custodia non solo la cassa ma pure il console, a parte comeri di tutte le sue azioni e decisioni e tenuto, secondo il costume degli antenati, in conto di figlio, e a un tratto tu osi abbandonano disertando e passando dalla parte dei suoi avversari O essere scellerato e mostruoso, che dovrebbe essere relegato ai confini del mondo |
Non enim potest ea natura quae tantum facinus commiserit hoc uno scelere esse contenta: necesse est semper aliquid eius modi moliatur, necesse est in simili audacia perfidiaque versetur [41] Itaque idem iste, quem Cn Dolabella postea C Malleolo occiso pro quaestore habuit haud scio an maior etiam haec necessitudo fuerit quam illa Carbonis, ac plus iudicium voluntatis valere quam sortis debeat -, idem in Cn Dolabellam qui in Cn Carbonem fuit Nam quae in ipsum valebant crimina contulit in illum, causamque illius omnem ad inimicos accusatoresque detulit; ipse in eum cui legatus, cui pro quaestore fuerat, inimicissimum atque improbissimum testimonium dixit Ille miser cum esset Cn Dolabella, cum proditione istius nefaria, tum improbo ac falso eiusdem testimonio, tum multo ex maxima parte istius furtorum ac flagitiorum invidia conflagravit |
Ché un essere colpevole di tanta scelleratezza non potrebbe certo contentarsi di questo solo crimine: diventa una necessità macchinarne sempre altri simili, una necessità avere per le mani azioni altrettanto temerarie e perfide [41] Sempre lui dunque, che Cn Dolabella ebbe in seguito, dopo luccisione di C Malleolo , come suo proquestore legami probabilmente anche più stretti di quelli con Carbone, e una libera scelta dovrebbe avere più valore dun sorteggio- si comportò con Dolabella come già con Carbone Riversò su di lui tutte le imputazioni in realtà valevoli contro di sé, rivelò ai nemici e accusatori tutti i particolari del caso e fece poi contro chi aveva servito come legato e proquestore la più ostile e disonesta delle testimonianze E Dolabella, già ridotto in misere condizioni per lempio tradimento di costui e pure per la sua falsa e disonesta testimonianza, allora fu vittima dellodio suscitato soprattutto dalle ruberie e dalle infamie da costui compiute |