Is utraque ex parte tosillas attingens palato extremo atque intimo terminatur atque is agitatione et motibus linguae, cum depulsum et quasi detrusum cibum accepit, depellit | A sua volta l'esofago, limitato ai due lati dalle tonsille, sfocia nella parte più arretrata e più interna del palato e grazie al vivace movimento della lingua accoglie e deglutisce il cibo che, quasi spinto a forza, in esso discende |
Ipsius autem partes eae, quae sunt infra quam id, quod devoratur, dilatantur, quae autem supra, contrahuntur | Le parti che sottostanno all'alimento che viene ingerito sono dilatate, quelle soprastanti sono contratte |
[136] Sed cum aspera arteria (sic enim a medicis appellatur) ostium habeat adiunctum linguae radicibus paulo supra, quam ad linguam stomachus adnectitur, eaque ad pulmones usque pertineat excipiatque animam eam, quae ductast spiritu eandemque a pulmonibus respiret et reddat, tegitur quodam quasi operculo, quod ob eam causam datum est, ne, si quid in eam cibi forte incidisset, spiritus impediretur | [136] Ma poiché la trachea(come la chiamano i medici) sfocia proprio alle radici della lingua, poco più sopra dei punto nel quale la lingua s'innerva nell'esofago, si estende fino ai polmoni e riceve l'aria che viene aspirata per poi di nuovo espirarla dai polmoni e restituirla all'esterno, essa risulta chiusa da una sorta di coperchietto il cui scopo è quello di impedire che qualche particella di cibo penetri nella trachea ed ostacoli la respirazione |
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Cicerone, De Natura deorum: Libro 02; 46-50
Latino: dall'autore Cicerone, opera De Natura deorum parte Libro 02; 46-50
Sed cum alvi natura subiecta stomacho cibi et potionis sit receptaculum, pulmones autem et cor extrinsecus spiritum ducant, in alvo multa sunt mirabiliter effecta, quae constant fere e nervis; est autem multiplex et tortuosa arcetque et continet, sive illud aridum est sive humidum, quod recepit, ut id mutari et concoqui possit, eaque tum adstringitur, tum relaxatur, atque omne, quod accepit, cogit et confundit, ut facile et calore, quem multum habet, et terendo cibo et praeterea spiritu omnia cocta atque confecta in reliquum corpus dividantur | Ma trovandosi sotto l'esofago lo stomaco, predisposto ad accogliere i cibi e le bevande mentre i polmoni ed il cuore ricevono l'aria dall'esterno, molte e rimarchevoli invece sono le operazioni nello stomaco, che risulta in gran parte costituito di fibre nervose ; la via lunga e tortuosa e gli permette di comprimere e trattenere l'alimento che riceve, sia solido che liquido, perhè possa essere trasformato e digerito, e questo ora si contrae e ora si rilassa e tutto ciò che riceve, accumula e mischia sotto l'azione del molto calore insito nello stomaco ed in seguito alla sua opera di triturazione del cibo oltre alla respirazione venga completamente digerito e distribuito nelle rimanenti parti dei corpo |
LV In pulmonibus autem inest raritas quaedam et adsimilis spongiis mollitudo ad hauriendum spiritum aptissima, qui tum se contrahunt adspirantes, tum in respiratu dilatantur, ut frequenter ducatur cibus animalis, quo maxime aluntur animantes | LV I polmoni constano di una sostanza soffice e porosa simile alle spugne ed estremamente adatta ad assorbire l'aria e dilatandosi e contraendosi captano l'elemento vitale che è indispensabile al sostenta mento degli esseri viventi |
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Cicerone, De Natura deorum: Libro 01; 16-20
Latino: dall'autore Cicerone, opera De Natura deorum parte Libro 01; 16-20
[137] Ex intestinis autem et alvo secretus a reliquo cibo sucus is, quo alimur permanat ad iecur per quasdam a medio intestino usque ad portas iecoris (sic enim appellantur) ductas et directas vias, quae pertinent ad iecur eique adhaerent; atque inde aliae * * pertinentes sunt, per quas cadit cibus a iecore dilapsus | [137] Una volta separato da ogni scoria superflua il succo di cui noi ci nutriamo filtra dagli intestini al fegato attraverso dei canali che dalla parte centrale dell'intestino conducono direttamente alle cosiddette " porte dei fegato " e che a quest'ultimo risultano strettamente congiunti : di qui si dipartono in varie direzioni altri canali lungo i quali scorre il cibo fluente dal fegato |
Ab eo cibo cum est secreta bilis eique umores, qui e renibus profunduntur, reliqua se in sanguinem vertunt ad easdemque portas iecoris confluunt, ad quas omnes eius viae pertinent; per quas lapsus cibus in hoc ipso loco in eam venam, quae cava appellatur, confunditur perque eam ad cor confectus iam coctusque perlabitur; a corde autem in totum corpus distribuitur per venas admodum multas in omnes partes corporis pertinentes | Una volta che da questo cibo sia stata isolata la bile nonché quegli umori che i reni provvedono a scaricare, tutto il resto si dispone a passare nel sangue e a confluire in quelle " porte dei fegato " alle quali conducono tutti i suoi canali; il cibo, attraverso i succitati canali, fluisce nella cosiddetta vena cava e, seguendone il corso, giunge ormai perfettamente rielaborato e digerito sino al cuore e di qui, attraverso le molte vene che da esso si diramano, a tutte le parti del corpo |
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Cicerone, De Natura deorum: Libro 02; 26-30
Latino: dall'autore Cicerone, opera De Natura deorum parte Libro 02; 26-30
[138] Quemadmodum autem reliquiae cibi depellantur tum astringentibus se intestinis, tum relaxantibus, haud sane difficile dictu est, sed tamen praetereundum est, ne quid habeat iniucunditatis oratio | [138] Non sarebbe difficile spiegare come avvenga l'evacuazione dei cibi superflui coadiuvata dall'alterna contrazione e dilatazione dell'intestino, ma sarà bene lasciare da parte questo argomento perché il nostro discorso non abbia ad assumere un colorito punto simpatico |
Illa potius explicetur incredibilis fabrica naturae: nam quae spiritu in pulmones anima ducitur, ea calescit primum ipso ab spiritu, deinde contagione pulmonum, ex eaque pars redditur respirando, pars concipitur cordis parte quadam, quam ventriculum cordis appellant, cui similis alter adiunctus est, in quem sanguis a iecore per venam illam cavam influit | Si analizzi piuttosto lo straordinario organismo che la natura ha saputo creare: l'aria inspirata nei polmoni incomincia a riscaldarsi in seguito allo stesso moto dell'inspirazione e ancor più si riscalda una volta venuta a contatto coi polmoni medesimi,per cui in parte viene espirata all'esterno, in parte viene accolta in una cavità dei cuore detta ventricolo cardiaco cui è adiacente altra consimile cavità nella quale, attraverso la vena cava di cui s'è detto più sopra, confluisce il sangue proveniente dal fegato |
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Cicerone, De Natura deorum: Libro 01; 11-15
Latino: dall'autore Cicerone, opera De Natura deorum parte Libro 01; 11-15
Eoque modo exis partibus et sanguis per venas in omne corpus diffunditur et spiritus per arterias; utraeque autem crebrae multaeque toto corpore intextae vim quandam incredibilem artificiosi operis divinique testantur | Così dal primo ventricolo il sangue si diffonde per tutto il corpo attraverso le vene, dal secondo l'aria fa lo stesso attraverso le arterie, ed entrambe queste reti di canali, diffuse ed intrecciate fra loro per tutto il corpo, contribuiscono a fornire la incontestabile prova di un'ingegnosità davvero straordinaria e divina |