Cicerone, De Natura deorum: Libro 01; 51-55, pag 3

Cicerone, De Natura deorum: Libro 01; 51-55

Latino: dall'autore Cicerone, opera De Natura deorum parte Libro 01; 51-55

Iam diei noctisque vicissitudo conservat animantes tribuens aliud agendi tempus, aliud quiescendi Già lo stesso alternarsi del giorno e della notte, separando il tempo destinato alla azione da quello destinato al riposo, provvede alla conservazione degli esseri viventi
Sic undique omni ratione concluditur mente consilioque divino omnia in hoc mundo ad salutem omnium conservationemque admirabiliter administrari La conclusione cui ad ogni modo si deve comunque giungere è che tutto in questo mondo è mirabilmente governato da una niente e da una provvidenza divina in vista della salvezza e della preservazione di tutti gli esseri
[133] Sin quaeret quispiam, cuiusnam causa tantarum rerum molitio facta sit arborumne et herbarum, quae, quamquam sine sensu sunt, tamen a natura sustinentur: at id quidem absurdum est; an bestiarum: nihilo probabilius deos mutarum et nihil intellegentium causa tantum laborasse [133] Se a questo punto ci si chiedesse per chi sia stata architettata una cosi grandiosa costruzione- o per gli alberi e per le piante che, benché prive di sensibilità, sono ugualmente sostenute dalla natura si cadrebbe in una assurdità; o altrettanto assurdo per le bestie : non è affatto più probabile che gli dèi si siano datitanto da fare per delle creature incapaci di esprimersi e di pensare

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Latino: dall'autore Cicerone, opera De Natura deorum parte Libro 01; 16-20

Quorum igitur causa quis dixerit effectum esse mundum Per chi dunque sarebbe stato creato il mondo
Eorum scilicet animantium, quae ratione utuntur; hi sunt di et homines; quibus profecto nihil est melius; ratio est enim, quae praestet omnibus Evidentemente per quegli esseri viventi che fanno uso di ragione;e questi esseri sono gli dèì e gli uomini cui nessun altro è superiore data l'assoluta superiorità della ragione

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Ita fit credibile deorum et hominum causa factum esse mundum, quaeque in eo mundo sint omnia Così è credibile che il mondo e tutto quanto esso contiene sia stato creato in vista degli dèi e degli uomini
Faciliusque intellegetur a dis inmortalibus hominibus esse provisum, si erit tota hominis fabricatio perspecta omnisque humanae naturae figura atque perfectio Più facilmente si comprenderà che sono stati gli dèi immortali a provvedere all'uomo se si considererà attentamente l'intima struttura e la perfetta conformazione della creatura umana

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Latino: dall'autore Cicerone, opera De Natura deorum parte Libro 02; 06-10

LIV [134] Nam cum tribus rebus animantium vita teneatur, cibo, potione, spiritu, ad haec omnia percipienda os est aptissimum, quod adiunctis naribus spiritu augetur, dentibus autem in ore constructis manditur atque ab iis extenuatur et mollitur cibus LIV [134] Se tre sono gli elementi che concorrono a conservare la vita degli animali, il cibo, la bevanda e il respiro, l'organo più adatto a tali funzioni è la bocca validamente coadiuvata nella respirazione dall'aggiunta delle narici, invece il cibo viene masticato, ammorbidito e ridotto in poltiglia dai denti raccolti a stretto contatto l'uno con l'altro nell'interno della bocca
Eorum adversi acuti morsu dividunt escas, intimi autem conficiunt, qui genuini vocantur; quae confectio etiam a lingua adiuvari videtur Quelli anteriori, dalla punta aguzza, servono ad addentare e a spezzare il cibo, quelli più interni, detti genuini, lo masticano coadiuvati, in questa loro opera, della lingua

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[135] Linguam autem ad radices eius haerens excipit stomachus, quo primum inlabuntur ea, quae accepta sunt ore [135] La lingua s'innerva nell'esofago, la prima cavità in cui confluisce tutto ciò che viene ingerito dalla bocca

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