Vitruvio, De Architectura: Libro 07, 05, 1.8, pag 2

Vitruvio, De Architectura: Libro 07, 05, 1.8

Latino: dall'autore Vitruvio, opera De Architectura parte Libro 07, 05, 1.8
Iudiciis autem infirmis obscuratae mentes non valent probare, quod potest esse cum auctoritate et ratione decoris A tal punto le nuove mode inducono a sottovalutare ciò che invece ha un innegabile pregio artistico; di conseguenza le menti disorientate da questi fasulli criteri di giudizio non sono in grado di cogliere ciò che ha valore e decoro
Neque enim picturae probari debent, quae non sunt similes veritati, nec, si factae sunt elegantes ab arte, ideo de his statim debet 'recte' iudicari, nisi, argumentationes certas rationes habuerint sine offensionibus explicatas Non son degni di apprezzamento quei dipinti che non rispecchiano la realtà né li si deve valutare positivamente per il semplice fatto che rivelino eleganza e abilità tecnica se non hanno una reale e comprensibile motivazione
[5] Etenim etiam Trallibus cum Apaturius Alabandius eleganti manu finxisset scaenam in minusculo theatro, quod ecclesiasterion apud eos vocitatur, in eaque fecisset columnas, signa, centauros sustinentes epistylia, tholorum rotunda tecta, fastigiorum prominentes versuras, coronasque capitibus leoninis ornatas, quae omnia stillicidiorum e tectis habent rationem, praeterea supra ea nihilominus episcenium, in qua tholi, pronai, semifastigia omnisque tecti varius picturis fuerat ornatus, itaque cum aspectus eius scaenae propter asperitatem eblandiretur omnium visus et iam id opus probare fuissent parati, tum Licymnius mathematicus prodiit et ait [6] 'Alabandis satis acutos ad omnes res civiles haberi, sed propter non magnum vitium indecentiae insipientes eos esse iudicatos, quod in gymnasio eorum quae sunt statuae omnes sunt causas agentes, foro discos tenentes aut currentes seu pila ludentes [5] A Tralles, Apaturio di Alabanda aveva, con notevole abilità, dipinto la scena di un piccolo teatro da loro chiamato ekklesiasterion nella quale comparivano colonne, statue, centauri con la funzione di sostenere i frontoni; tetti rotondi di tholoi, spigoli sporgenti dei frontoni, cornici ornate di teste leonine le cui bocche servivano per lo scolo dell'acqua e inoltre sopra tutto questo aveva raffigurato un episcenio con rotonde, facciate di templi, mezzi frontoni e i vari ornamenti che compongono il tetto L'effetto di quella rappresentazione, proprio per il gioco dei contrasti, suscitava il plauso unanime e tutti erano pronti a manifestare la loro ammirazione quando si fece avanti il matematico Lykinos che disse: [6] Gli abitanti di Alabanda son considerati dei cittadini particolarmente acuti in campo politico ma dotati di poco gusto, difetto del resto non grave, per il fatto di tenere nelle palestre le statue di oratori e nel foro quelle di discofori, di corridori e di atleti che giocano a palla

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Ita indecens inter locorum proprietates status signorum publice civitati vitium existimationis adiecit Di conseguenza l'inopportuna disposizione delle statue rispetto alla specificità dei luoghi ha gettato il generale discredito sulla città
Videamus item nunc, ne a picturis scaena efficiat et nos Alabandis aut Abderitas Cerchiamo ora dunque di evitare che questo tipo di pittura ci trasformi in tanti alabandei o abderiti

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Qui enim vestrum domos supra tegularum tecta potest habere aut columnas seu fastigiorum expolitionis Chi di voi infatti potrebbe mettere delle case sopra i tetti di tegole o innalzarvi delle colonne o disporvi dei frontoni
Haec enim supra contignationis ponuntur, non supra tegularum tecta Elementi, questi, che secondo la norma poggiano sopra le travature e non sopra la copertura del tetto
Si ergo, quae non possunt in veritate rationem habere facti, in picturis probaverimus, accedimus et nos his civitatibus, quae propter haec vitia insipientes sunt iudicatae' E se noi approveremo che venga raffigurato nei dipinti ciò che concretamente non esiste in realtà entreremo nel novero di quei cittadini che proprio per questo son considerati stolti
[7] Itaque Apaturius contra respondere non est ausus sed sustulit scaenam et ad rationem veritatis commutatam postea correctam adprobavit [7] Apaturio non osò rispondere, anzi levò la scena, ne modificò il soggetto attenendosi al principio di adesione alla realtà e con questo nuovo impianto ottenne l'approvazione dei cittadini
Utinam dii inmortales fecissent, uti Licymnius revivisceret et corrigeret hanc amentiam tectoriorumque errantia instituta Oh, se gli dei immortali potessero far sì che Lykinos tornasse in vita e ponesse un freno a questa dissennata moda di concepire la pittura muraria
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