hoc Helymus facit, hoc aevi maturus Acestes, hoc puer Ascanius, sequitur quos cetera pubes | Questo fa Elimo, questo Aceste, maturo d'età, questo il giovane Ascanio e l'altra gioventù li segue |
ille e concilio multis cum milibus ibat ad tumulum magna medius comitante caterva | Egli avanzava dall'assemblea verso il tumulo con molte migliaia, in mezzo, mentre una grande folla l'accompagna |
hic duo rite mero libans carchesia Baccho fundit humi, duo lacte novo, duo sanguine sacro, purpureosque iacit flores ac talia fatur: 'salve, sancte parens, iterum, salvete, recepti nequiquam cineres animaeque umbraeque paternae | Qui ritualmente libandodue coppe di puro Bacco,(ne) versa per terra, due di latte fresco, due di sangue sacro, e sparge fiori purpurei e dice tali cose:Salve, padre santo, di nuovo salve, ceneri invano raccolte, anime ed ombre paterne |
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non licuit finis Italos fataliaque arva nec tecum Ausonium, quicumque est, quaerere Thybrim | Non fu lecito con te cercare i territori itali ed i campi fatali, né, qualunque sia, l'ausonio Tevere |
' dixerat haec, adytis cum lubricus anguis ab imis septem ingens gyros, septena volumina traxit amplexus placide tumulum lapsusque per aras, caeruleae cui terga notae maculosus et auro squamam incendebat fulgor, ceu nubibus arcus mille iacit varios adverso sole colores | Aveva detto queste cose, quando dai luoghi più profondi una serpe enorme, viscida, trasse sette cerchi, sette giriabbracciando placidamente il tumulo e scivolando tra gli altari, macchiato sul dorso di nota cerulea, ed un fulgore accendeva la squama d'oro, come l'arcobaleno proietta tra le nubi mille diversi colori |
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obstipuit visu Aeneas | Quando il sole è davanti stupì alla vista Enea |
ille agmine longo tandem inter pateras et levia pocula serpens libavitque dapes rursusque innoxius imo successit tumulo et depasta altaria liquit | Quello con lungo snodo finalmente strisciando tra le tazze e le leggere coppe libò le offerte e di nuovo, innocuo, si ritrasse nel profondo del tumulo e lasciò gli altari assaggiati |
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hoc magis inceptos genitori instaurat honores, incertus geniumne loci famulumne parentis esse putet; caedit binas de more bidentis totque sues, totidem nigrantis terga iuvencos, vinaque fundebat pateris animamque vocabat Anchisae magni manisque Acheronte remissos | Per questo riprende di più i riti iniziati per il padre, incerto se credere se sia il genio del luogo o un messaggero del padre; sgozza secondo il rito due pecore, altrettanti porci, altrettanti giovenchi neri nei dorsi, con le coppe versava vini ed invocava l'animadel grande Anchise ed i Mani richiamati dall'Acheronte |
nec non et socii, quae cuique est copia, laeti dona ferunt, onerant aras mactantque iuvencos; ordine aena locant alii fusique per herbam subiciunt veribus prunas et viscera torrent | Non meno i compagni, quale a ciascuno è dato, lieti portano doni, riempiono gli altari e sacrifican giovenchi; alcuni collocano in ordine caldaie e sparsi nell'erba mettono spine sotto gli spiedi ed arrostiscono le carni |
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