Non siamo certi della violenza sessuale, ma sicuri di quella psicologica. La tensione è palpabile con un Degas che resta volutamente ambiguo. Una pittura reale, rivela come anche solo la violenza mentale è pur sempre violenza.
In un ambiente domestico, con la carta da parati a motivi floreali, Degas costruisce la sua scena del crimine con la presenza di tracce di sangue sul lenzuolo bianco del letto. C'è un po di disordine nella stanza, con un corsetto bianco lasciato li per terra ma il letto non è disfatto. Nella valigia aperta, oggetti per la cura della persona. Lo spazio è suddiviso usando come riferimento la lampada, nell'attento studio di una illuminazione serale di un appartamento al chiuso. La luce della lampada a olio, si posa sulla donna, rivelandone le sofferenze.
In una composizione cruda, l'aspetto dell'uomo è inquietante. Appoggiato alla porta, cerca un sostegno come se le forze gli venissero a mancare. Lo sguardo di entrambi i protagonisti sembra assente e le ombre vengono promosse a protagoniste. Lei, seduta, con una mano in volto, sembra quasi in un momento di profonda riflessione, forse deve realizzare quello che è appena successo. E' stravolta. Il linguaggio del corpo descrive una anima ferita e in pena