il mandante di questi efferati infanticidi è raffigurato in lontananza all'interno di un loggiato, dove ordina ad un ministro che si compia quel misfatto che poco più tardi si attua proprio di fronte ai nostri occhi in primo piano.
La drammatica composizione di Guido Reni è un capolavoro di equilibrio fra patos classico e tragedia, la cui ACME è raggiunta dal pugnale affilato che sta per abbattersi sull'innocente. Il pittore ha reso sapientemente il terrore delle madri attraverso i volti urlanti delle figure a destra e a sinistra del gruppo centrale, e La rassegnazione della madre accasciata in primo piano accanto al suo bambino ormai senza vita.
L'esegesi tardo medievale spiega la vicenda della strage degli innocenti anche come compimento della profezia. L'ecatombe degli innocenti di Betlemme ha rappresentato nella storia della devozione, il primo martirio, il battesimo di sangue che prefigura il sacrificio di Cristo. Nella cultura religiosa italiana dal Medioevo al Rinascimento, il culto verso questi martiri Innocenti era legato alla diffusa mortalità dei neonati, e molti ospedali erano posti sotto il loro patronato.