una scena parigina, riconducibile anche dal titolo, si svolge in un locale illuminato da lampade cinesi e in cui è visibile una terrazza con vista. La figura più evidente è un clown che sta fumando e conversa con due uomini seduti con lui al tavolo. Uno di loro è un ufficiale, riconoscibile dalle spalline particolari della divisa. In piedi, poco distante, una donna, forse una prostituta. Ha un rossetto molto vistoso. A destra una coppia di borghesi guardano gli altri tra il perplesso e il curioso. Sembrano spettecolare forse sul clown forse sulla donna.
In Soir Bleu, Hopper, che a quel tempo è ancora costretto, suo malgrado a lavorare come illustratore per riviste, riflette sulla propria identità di artista identificandosi con la melanconica figura del clown vestito come Pierrot. L'opera risente ancora moltissimo delle influenze dell'arte francese, e in particolare di quella di Degas e dei Fauves, di cui riprende le atmosfere dei locali parigini, ma anche l'intonazione stilistica e cromatica. Un senso di mistero (enfatizzato anche dalle luci del crepuscolo a cui il titolo allude) pervade la scena in cui, oltre al clown, si muovono come attori:
- un elegante coppia
- una donna truccata pesantemente e vestita con abiti succinti, con ogni probabilità una prostituta
- due uomini di spalle, di cui un ufficiale di marina
- e una terza figura maschile all'estrema sinistra. Per quest'ultima, che è stata identificata con un ruffiano o un operaio, si conserva l'unico disegno di studi di tutta la composizione