Cameli XII mensibus ferunt ; a trimatu pariunt vere iterumque post annum implentur a partu [180] Equas autem post tertium diem aut post unum ab enixu utiliter admitti putant coguntque invitas et septimo die concipere facillime creditur Equarum iubas tondere praecipiunt, ut asinorum coitum patiantur humilitate ; comantes enim gloria superbire A coitu solae animalium currunt exadversus aquilonem austrumve, prout marem aut feminam concepere Colorem ilico mutant, rubriore pilo vel quicumque sit pleniore : hoc argumento desinunt admittere, etiam volentes Nec impedit partus quasdam ab opere falluntque gravidae Vicisse Olympia praegnantem Echecratidis Thessali invenimus |
Le cammelle (li) portano per 12 mesi; generano dal terzo anno in primavera e un anno dopo il parto sono di nuovo fecondate [180] Ritengono più vantaggioso che le cavalle siano sottomesse poi dopo il terzo giorno o dopo uno dal parto e le costringono controvoglia Si crede che concepiscano molto facilmente anche al settimo giorno Consigliano di tagliare le criniere delle cavalle, affinché accettino con umiltà l'accoppiamento degli asini; (dicono) che infatti quelle con la criniera insuperbiscono per il vanto Uniche degli animali dopo l'accoppiamento corrono verso settentrione o meridione, secondo che hanno concepito un maschio o una femmina Subito cambiano colore, con un pelo più rosso o comunque sia più intenso: per questo indizio smettono di farle accoppiare, anche se vogliono Il parto non distoglie alcune dall'impresa e gravide ingannano Abbiamo appreso che ad Olimpia vinse una gravida del Tessalo Echecratide |