[10] sed iuxta eos, qui sunt ad septentrionem versi, haut procul ab ipso aquilonis exortu specuque eius dicto, quem locum Ges clithron appellant, produntur Arimaspi, quos diximus, uno oculo in fronte media insignes | [10] Ma vicino a questi, che sono rivolti a settentrione, non lontano dallo stesso sorgere dell'aquilone e dalla sua caverna citata, luogo che chiamano Chiavistello del mondo, sono tramandati gli Arimaspi, che abbiamo nominato, famosi per un occhio in mezzo alla fronte |
quibus adsidue bellum esse circa metalla cum grypis, ferarum volucri genere, quale vulgo traditur, eruente ex cuniculis aurum, mira cupiditate et feris custodientibus et Arimaspis rapientibus, multi, sed maxime inlustres Herodotus et Aristeas Proconnesius scribunt | Molti, ma soprattutto gli illustri Erodoto ed Aristea di Proconneso scrivono che per questi intorno alle miniere ci sono continuamente guerre con i grifi, della specie volante delle fiere, come si tramanda dal popolo, che estrae l'oro dai cunicoli, che lo custodiscono feroci con incredibile avidità e con gli Arimaspi che lo rapiscono |
[11] super alios autem Anthropophagos Scythas in quadam convalle magna Imavi montis regio est quae vocatur Abarimon, in qua silvestres vivunt homines aversis post crura plantis, eximiae velocitatis, passim cum feris vagantes | [11] Al di là poi di altri Sciti Antropofagi in una certa grande valle del monte Imavo c'è una regione che è chiamata Abarimon, in cui vivono uomini selvaggi con le piante girate dietro i piedi, di notevole velocità, che vagano qua e là con le fiere |
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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 36, Paragrafi 12-24
Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 36, Paragrafi 12-24
hos in alio non spirare caelo ideoque ad finitimos reges non pertrahi neque ad Alexandrum Magnum pertractos Baeton itinerum eius mensor prodidit | Betone misuratore dei suoi viaggi tramandò che questi non respirano in un altro cielo e perciò non sono portati verso i re confinanati né ad Alessandro Magno |
[12] priores Anthropophagos, quos ad septentrionem esse diximus, decem dierum itinere supra Borysthenen amnem ossibus humanorum capitum bibere cutibusque cum capillo pro mantelibus ante pectora uti Isigonus Nicaeensis | [12] Isigono di Nicea che i primi Antropofagi, che abbiamo detto essere verso settentrione, con un cammino di dieci giorni oltre il fiume Boristene bevono con i teschi delle teste umane e usano i cuoi capelluti come tovaglioli davanti ai petti |
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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 36, Paragrafi 191-204
Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 36, Paragrafi 191-204
idem in Albania gigni quosdam glauca oculorum acie, a pueritia statim canos, qui noctu plus quam interdiu cernant | Egli stesso (dice) che in Albania nascono alcuni con la pupilla degli occhi azzurra, subito canuti dalla fanciullezza, che vedono più di notte che di giorno |
idem itinere dierum XIII supra Borysthenen Sauromatas tertio die cibum capere semper | Lui stesso che con un viaggio di 13 giorni sopra il Boristene i Sauromati mangiano sempre nel terzo giorno |
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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 28, Paragrafi 15-29
Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 28, Paragrafi 15-29
[13] Crates Pergamenus in Hellesponto circa Parium genus hominum fuisse, quos Ophiogenes vocat, serpentium ictus contactu levare solitos et manu inposita venena extrahere corpori | [13] Cratete di Pergamo (dice) che nell'Ellesponto c'era nei pressi di Pario una stirpe di uomini, che chiama Ofiogeni, soliti togliere col contatto i morsi dei serpenti ed estrarre i veleni dal corpo con l'imposizione della mano |
Varro etiamnum esse paucos ibi, quorum salivae contra ictus serpentium medeantur | Varrone che anche oggi qui ci sono pochi, le cui salive guariscono contro i morsi dei serpenti |
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Plinio il Vecchio, Naturalis Historia: Libro 22, Paragrafi 111-115
Latino: dall'autore Plinio il Vecchio, opera Naturalis Historia parte Libro 22, Paragrafi 111-115
[14] similis et in Africa Psyllorum gens fuit, ut Agatharchides scribit, a Psyllo rege dicta, cuius sepulcrum in parte Syrtium Maiorum est | [14] Come scrisse Agatarchide, anche in Africa fu simile il popolo dei Psilli, denominato dal re Psillo, la cui tomba è nella zona delle Sirti Maggiori |