Orazio Garrulus Molestus satira 1.9

Orazio Garrulus Molestus satira 1.9

Abbiamo poche testimonianze sulla sua vita: 65a.c.-8a.c.

età augustea (fine guerre civili) fu introdotto nel circolo di Mecenate grazie a Virgilio. 

O definisce SERMONES questi 2 libri che raccolgono più versi in esametri , si tratta di un genere letterario non aulico, ma medio, dove il linguaggio ha apporti della lingua colloquiale ( sono anche una documentazione indiretta del latino parlato dell'epoca). Non sappiamo se fosse il vero titolo, ma egli li definisce così. La tradizione li chiama anche SATIRE:

- Satira non ha lo stesso significato di oggi, Quintigliano dice "tota nostra est" e cioè la S. è un modello romano,  l'origine etimologica del termine mette in evidenza il contenuto della satira e cioè una varietà, molteplicità di argomenti trattati ( SATIRA LANX - un vassoio colpo di delizie varie per gli dei), è anche un inno alla vita e sui costumi degli uomini, anche deridendoli per questo. Da qui deriva il significato che oggi noi attribuiamo alla satira, in questo caso di tratta di una critica moderata condotta in modi bonari, non c'è un atteggiamento di superiorità e l'IRONIA che ne nasce è spesso anche AUTOIRONIA. Essa è caratterizzata anche da vari metri, ma O. usa solo l'esometro. Il linguaggio è medio ma non basso, con apporti del parlato.

Oltre alla satira O. scrisse l'Epoli (poesia), le Odi una produzione lirica in 4 libri, il quarto fortemente voluto da Augusto, di tipo civile, in cui viene cantata la grandezza di Roma. In latino scrisse i Carmina e le Epistulae, lettere evoluzione della satira, nei quali prevale un tono malinconico nei confronti di un miglioramento della società.

PATER LIBERTINUS O. fu figlio di un liberto che vuole però formare il figlio (prima a Roma e poi in Grecia), aderì al partito filo-repubblicano e combattè a Filippi.