Se soffrisse o meno di malinconia non è documentato, ma questa immagine rappresenta con esattezza il modo di concepire la malattia ai suoi tempi. La veste, il profilo della donna sono chiaramente romani e riflettono sia il tirocinio neoclassico della pittrice sia il concetto stesso che la malinconia sia un'emozione nobile, artistico e filosofica.
Malgrado questa idealizzazione, le spalle ricurve, la mano abbandonata e l'espressione vitrea della modella sono ben riconoscibili come i segni fisici della depressione.