Et quoniam docui mundi mortalia templa esse [et] nativo consistere corpore caelum, et quae cumque in eo fiunt fierique necessest pleraque dissolui, qui restant percipe porro, quandoquidem semel insignem conscendere currum | E poiché ho insegnato che gli spazi del mondo sono mortali e il cielo consiste di un corpo che nasce, e tutte le cose che in esso avvengono, ed è necessario avvengano, per la maggior parte le ho spiegate, ascolta inoltre ciò che resta, giacché una volta montato sul glorioso carro |
tu mihi supremae praescripta ad candida callis currenti spatium praemonstra, callida musa Calliope, requies hominum divomque voluptas, te duce ut insigni capiam cum laude coronam | Tu a me, mentre corro verso la candida linea della meta finale, mostra il percorso ch'è dinanzi, o Musa avveduta, Calliope, requie degli uomini e piacere degli dèi, perché, da te guidato, io consegua con insigne gloria la corona |
Principio tonitru quatiuntur caerula caeli propterea quia concurrunt sublime volantes aetheriae nubes contra pugnantibus ventis | Per cominciare, i ceruli spazi del cielo sono scossi dal tuono perché aeree nuvole, volando in alto, si scontrano, quando i venti combattono l'uno contro l'altro |
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Latino: dall'autore Lucrezio, opera De rerum natura parte Libro 03 Parte 04
nec fit enim sonitus caeli de parte serena, verum ubi cumque magis denso sunt agmine nubes, tam magis hinc magno fremitus fit murmure saepe | E infatti il suono non viene dalla parte serena del cielo, ma, dovunque le nuvole sono in schiera più densa, di là tanto più spesso viene il fragore con un gran rimbombo |
praeterea neque tam condenso corpore nubes esse queunt quam sunt lapides ac ligna, neque autem tam tenues quam sunt nebulae fumique volantes | Inoltre non possono essere le nuvole né di corpo denso quanto è quello delle pietre e del legno, né, d'altra parte, tanto tenui quanto le nebbie e i fumi volanti |
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nam cadere aut bruto deberent pondere pressae ut lapides, aut ut fumus constare nequirent nec cohibere nives gelidas et grandinis imbris | dovrebbero, infatti, cadere premute dal peso inerte, come fanno le pietre, o come il fumo non potrebbero restar compatte, né contenere nevi gelide e rovesci di grandine |
Dant etiam sonitum patuli super aequora mundi, carbasus ut quondam magnis intenta theatris dat crepitum malos inter iactata trabesque, inter dum perscissa furit petulantibus auris et fragilis [sonitus] chartarum commeditatur | Emettono anche un suono sulle distese dell'ampia terra, come a volte un velario, teso in grandi teatri, crepita scosso fra i pali e le travi; talora, stracciato dai venti impetuosi, folleggia ed imita il suono che emette la carta nel lacerarsi |
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id quoque enim genus in tonitru cognoscere possis, aut ubi suspensam vestem chartasque volantis verberibus venti versant planguntque per auras | Difatti, anche un tale suono puoi riconoscere nel tuono, o quello che si ode quando i venti rivoltano a sferzate e battono nell'aria una veste appesa o carte svolazzanti |
fit quoque enim inter dum [ut] non tam concurrere nubes frontibus adversis possint quam de latere ire diverso motu radentes corpora tractim, aridus unde auris terget sonus ille diuque ducitur, exierunt donec regionibus artis | Avviene anche, infatti, talora che possano le nuvole, non tanto scontrarsi fronte contro fronte, quanto andare a fianco a fianco, con movimenti opposti sfregandosi i corpi lentamente, sì che quel secco suono raschia gli orecchi e si trascina a lungo, finché esse sono uscite dalle zone ristrette |
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Hoc etiam pacto tonitru concussa videntur omnia saepe gravi tremere et divolsa repente maxima dissiluisse capacis moenia mundi, cum subito validi venti conlecta procella nubibus intorsit sese conclusaque ibidem turbine versanti magis ac magis undique nubem cogit uti fiat spisso cava corpore circum | Anche in questa maniera, scosse da forte tuono, tutte le cose spesso paiono tremare, e pare che a un tratto divelte le vastissime mura dell'ampio mondo siano andate in pezzi: quando, di sùbito adunata, una procella di forte vento si è lanciata nelle nuvole e, rinchiusa lì dentro, con turbine roteante più e più da ogni parte sforza la nuvola a incavarsi e a farsi spessa tutt'intorno |