Livio, Ab urbe condita: Libro 34; 11 - 14

Livio, Ab urbe condita: Libro 34; 11 - 14

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 34; 11 - 14

[11] In Hispania interim consul haud procul Emporiis castra habebat [11] In Ispagna intanto il console aveva il campo non lontano da Emporie
Eo legati tres ab Ilergetum regulo Bilistage, in quibus unus filius eius erat, venerunt querentes castella sua oppugnari nec spem ullam esse resistendi nisi praesidium Romanus misisset: tria milia militum satis esse nec hostes, si tanta manus venisset, mansuros Là vennero tre ambasciatori da parte del regolo degli Ilergeti Bilistage, tra i quali suo figlio, lamentando che le loro piazzeforti erano attaccate senza speranza dì poter resistere se i Romani non avessero inviato un soccorso: tremila soldati sarebbero stati sufficienti e i nemici non avrebbero resistito se fosse arrivata una schiera così forte
Ad ea consul moveri quidem se vel periculo eorum vel metu dicere, sed sibi nequaquam tantum copiarum esse ut, cum magna vis hostium haud procul absit et quam mox signis conlatis dimicandum sit in dies expectet, dividendo exercitum minuere tuto vires possit A tali parole il console rispose che non era certo insensibile al loro pericolo e ai loro timori, ma non aveva affatto truppe sufficienti per potere, mentre un grande esercito nemico non era lontano e da un giorno allaltro attendeva di dover ben presto affrontare una battaglia campale, diminuire senza rischio le sue forze dividendo lesercito

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Livio, Ab urbe condita: Libro 06, 31-35
Livio, Ab urbe condita: Libro 06, 31-35

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 06, 31-35

Legati ubi haec audierunt flentes ad genua consulis provoluuntur, orant ne se in rebus tam trepidis deserat: quo enim se, repulsos ab Romanis, ituros Gli ambasciatori, quando udirono queste parole, si gettano piangendo alle ginocchia del console, lo supplicano di non abbandonarli in una situazione così grave: dove sarebbero andati, una volta respinti dai Romani
Nullos se socios, nihil usquam in terris aliud spei habere Non avevano alcun alleato, nessnnaltra speranza in alcuna parte del mondo

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Livio, Ab urbe condita: Libro 02 ;  11 - 24
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Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 02 ; 11 - 24

Potuisse se extra id periculum esse, si decedere fide, si coniurare cum ceteris voluissent Avrebbero potuto rimanere estranei a tale pericolo se avessero voluto mancare alla propria parola, unirsi agli altri popoli
Nullis minis, nullis terriculis se motos, sperantes satis opis et auxilii sibi in Romanis esse Non si erano lasciati spaventare da nessuna minaccia, da nessuna notizia terrificante, sperando di trovare nei Romani il soccorso e laiuto necessari

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Livio, Ab urbe condita: Libro 34; 45 - 49
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Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 34; 45 - 49

Id si nullum sit, si sibi a consule negetur, deos hominesque se testes facere inuitos et coactos se, ne eadem quae Saguntini passi sint patiantur, defecturos et cum ceteris potius Hispanis quam solos perituros esse Se tale aiuto non veniva, se era loro negato dal console, chiamavano a testimoni gli dèi e gli uomini che contro la propria volontà, costretti, per non subire la medesima sorte dei Saguntini, essi avrebbero defezionato e sarebbero morti insieme a tutti ;lì altri Ispani piuttosto che da soli
[12] Et illo quidem die sic sine responso dimissi [12] Per quel giorno vennero congedati senza risposta

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Livio, Ab urbe condita: Libro 34; 40 - 44
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Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 34; 40 - 44

Consulem nocte quae insecuta est anceps cura agitare: nolle deserere socios, nolle minuere exercitum, quod aut moram sibi ad dimicandum aut in dimicando periculum adferre posset La notte successiva il console era agitato da una duplice preoccupazione: non voleva abbandonare gli alleati, non voleva indebolire lesercito, perché poteva provocare o un ritardo al combattimento o un pericolo durante il combattimento

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Livio, Ab urbe condita: Libro 34; 08 - 10
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Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 34; 08 - 10

Livio, Ab urbe condita: Libro 37; 16 - 20
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Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 37; 16 - 20

Livio, Ab urbe condita: Libro 07, 01- 06
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