Livio, Ab urbe condita: Libro 28; 11 - 13, pag 4

Livio, Ab urbe condita: Libro 28; 11 - 13

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 28; 11 - 13
Ibi super campos patentes duo duces Poeni ea mente ne detractarent certamen consederunt Qui, in pianura aperta i due condottieri cartaginesi si fermarono con lintento di non negare il combattimento
[13] Scipio cum ad eum fama tanti comparati exercitus perlata esset, neque Romanis legionibus tantae se parem multitudini ratus ut non in speciem saltem opponerentur barbarorum auxilia [13] Scipione, avendo saputo che era pronto un esercito tanto numeroso, giudicò di non poter affrontare una così grande folla di soldati con le sole legioni romane, senza, almeno in esteriorità, schierare contro di essa le milizie ausiliarie dei barbari
Neque in iis tamen tantum uirium ponendum ut mutando fidem, quae cladis causa fuisset patri patruoque magnum momentum facerent Riteneva, tuttavia, che queste milizie non fossero poi così forti da mettere a repentaglio la sua sicurezza qualora avessero tradito la loro fedeltà, cosa che aveva portato al disastro ed alla morte suo padre e suo zio

Maybe you might be interested

Livio, Ab urbe condita: Libro 30; 16 - 45
Livio, Ab urbe condita: Libro 30; 16 - 45

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 30; 16 - 45

Praemisso Silano ad Culcham, duodetriginta oppidis regnantem, ut equites peditesque ab eo quos se per hiemem conscripturum pollicitus erat acciperet, ipse ab Tarracone profectus protinus ab sociis qui accolunt uiam modica contrahendo auxilia Castulonem peruenit Mandò, perciò, Silano da Culca che dominava ventotto borghi, per chiedere a lui quei cavalieri e quei fanti che aveva promesso di reclutare nell'inverno; Scipione medesimo poi partì da Tarragona ed avendo riunito lungo la strada un misero numero di soldati ausiliari procuratigli da quegli alleati che abitavano lungo il suo tragitto, arrivò a Castulone
Eo adducta ab Silano auxilia, tria milia peditum et quingenti equites Qui furono condotti da Silano tremila fanti e cinquecento cavalieri di sostegno

Maybe you might be interested

Livio, Ab urbe condita: Libro 29; 18 - 20
Livio, Ab urbe condita: Libro 29; 18 - 20

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 29; 18 - 20

Inde ad Baeculam urbem processum cum omni exercitu ciuium, sociorum, peditum equitumque quinque et quadraginta milibus Indi Scipione si mosse per la città di Becula con l'intero esercito di cittadini e di alleati, fanti e cavalieri, in tutto quarantacinquemila uomini
Castra ponentes eos Mago et Masinissa cum omni equitatu adgressi sunt, turbassentque munientes ni abditi post tumulum opportune ad id positum ab Scipione equites improuiso in effusos incurrissent Mentre i Romani stavano disponendo l'accampamento, furono assaliti dalla cavalleria di Magone e di Massinissa, che avrebbe sconvolto la schiera dei soldati che stava fortificando il campo, se, nascosti dietro un monticello opportunamente innalzato là da Scipione, i cavalieri non avessero fatto un'improvvisa irruzione contro i nemici sparpagliati qua e là

Maybe you might be interested

Livio, Ab urbe condita: Libro 35; 16 - 20
Livio, Ab urbe condita: Libro 35; 16 - 20

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 35; 16 - 20

Ii promptissimum quemque et proxime uallum atque in ipsos munitores primum inuectum uixdum proelio inito fuderunt I Romani fin dall'inizio della battaglia sbaragliarono i più coraggiosi e coloro che per primi erano arrivati in prossimità della trincea per assalire quei soldati che preparavano le opere di fortificazione
Cum ceteris, qui sub signis atque ordine agminis incesserant, longior et diu ambigua pugna fuit La battaglia fu invece per un pezzo incerta e più lunga contro il resto dell'esercito, che era venuto avanti con le insegne spiegate ed in ordine di battaglia

Maybe you might be interested

Livio, Ab urbe condita: Libro 34; 08 - 10
Livio, Ab urbe condita: Libro 34; 08 - 10

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 34; 08 - 10

Sed cum ab stationibus primum expeditae cohortes, deinde ex opere deducti milites atque arma capere iussi plures usque et integri fessis subirent magnumque iam agmen armatorum a castris in proelium rueret, terga haud dubie uertunt Poeni Numidaeque Tuttavia, quando giunsero dai posti di guardia le coorti pronte allazione di guerra, ed i soldati che erano occupati nei lavori di fortificazione ne furono allontanati con l'ordine di prendere le armi per sostituire con forze fresche i compagni stanchi, ed irruppe fuori dell'alloggiamento sul campo di battaglia una gran massa di armati, i Cartaginesi e i Numidi senza indugio si diedero alla fuga

Maybe you might be interested

Livio, Ab urbe condita: Libro 28; 38 - 40
Livio, Ab urbe condita: Libro 28; 38 - 40

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 28; 38 - 40

Livio, Ab urbe condita: Livio 37; 56 - 60
Livio, Ab urbe condita: Livio 37; 56 - 60

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Livio 37; 56 - 60

Livio, Ab urbe condita: Libro 35; 06 - 10
Livio, Ab urbe condita: Libro 35; 06 - 10

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 35; 06 - 10

Livio, Ab urbe condita: Libro 07, 12-23
Livio, Ab urbe condita: Libro 07, 12-23

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 07, 12-23

Livio, Ab urbe condita: Libro 34; 01 - 04

Livio, Ab urbe condita: Libro 21; 21-30

Livio, Ab urbe condita: Libro 22; 51-61

Livio, Ab urbe condita: Libro 38; 51 - 55

Livio, Ab urbe condita: Libro 02 ;  11 - 24

Livio, Ab urbe condita: Libro 39; 11 - 15