Livio, Ab urbe condita: Libro 21; 21-30, pag 2

Livio, Ab urbe condita: Libro 21; 21-30

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 21; 21-30

Id quoque dubium est legati ad expostulandum missi ad Boios uiolati sint [incertum] an in triumuiros agrum metantes impetus sit factus

Mutinae cum obsiderentur et gens ad oppugnandarum urbium artes rudis, pigerrima eadem ad militaria opera, segnis intactis adsideret muris, simulari coeptum de pace agi

euocatique ab Gallorum principibus legati ad conloquium non contra ius modo gentium sed uiolata etiam quae data in id tempus erat fide comprehenduntur, negantibus Gallis, nisi obsides sibi redderentur, eos dimissuros

Cum haec de legatis nuntiata essent et Mutina praesidiumque in periculo esset, L Manlius praetor ira accensus effusum agmen ad Mutinam ducit

Siluae tunc circa uiam erant, plerisque incultis
Vi è pure dubbio su questo punto: se gli ambasciatori mandati ai Galli Boi per esporre le proprie lagnanze per la ribellione, siano stati offesi oppure se siano stati aggrediti invece i triumviri che stavano per distribuire le terre

Mentre i Romani erano assediati in Modena ed i Galli, gente inesperta nell'arte di espugnare le città e nello stesso tempo di un'estrema indolenza, nel provvedere alle opere militari, se ne stavano accampati pigri ed inerti sotto le mura, si cominciò a fingere di trattare la pace

A tal fine i capi dei Galli invitarono a colloquio ambasciatori romani e, dopo averli fatti prigionieri, non solo contro il diritto delle genti, ma anche con violazione della parola data in occasione delle trattative, si rifiutarono di liberarli, se non fossero stati a loro restituiti gli ostaggi

Come si venne a sapere la sorte degli ambasciatori, e il pericolo che correvano Modena e il suo presidio, il pretore L Manlio acceso d'ira condusse alla volta di Modena schiere disordinate

Allora si stendevano lungo la via molte selve, essendo quei luoghi per la maggior parte incolti
Ibi inexplorato profectus in insidias praecipitat multaque cum caede suorum aegre in apertos campos emersit

Ibi castra communita et, quia Gallis ad temptanda ea defuit spes, refecti sunt militum animi, quamquam ad [quingentos] cecidisse satis constabat

Iter deinde de integro coeptum nec, dum per patentia loca ducebatur agmen, apparuit hostis; ubi rursus siluae intratae, tum postremos adorti cum magna trepidatione ac pauore omnium septingentos milites occiderunt, sex signa ademere

Finis et Gallis territandi et pauendi fuit Romanis ut ex saltu inuio atque impedito euasere

Inde apertis locis facile tutantes agmen Romani Tannetum, uicum propinquum Pado, contendere
Qui il pretore Manlio, essendo andato avanti senza aver prima esplorato il terreno, cadde in un'insidia e con strage dei suoi a stento riuscì a sboccare in campi aperti

Qui, posti e fortificati gli accampamenti, poiché ai Galli venne meno la speranza di poterli assalire, i Romani ripresero coraggio, per quanto si sapesse che erano caduti circa [cinquecento] soldati

Di poi la marcia fu di nuovo ripresa, né il nemico riapparve finché le schiere avanzarono in luoghi aperti; quando poi esse per la seconda volta si furono inoltrate nelle selve, allora i Galli, avendo assalito la retroguardia con grande spavento e panico generale, uccisero settecento soldati e strapparono via sei insegne

I Galli finirono di terrorizzare e i Romani di aver paura, quando uscirono fuori da quel terreno selvoso, impraticabile ed impervio

Quindi i Romani, facilmente difendendo la schiera in luoghi aperti, si avviarono alla volta di Tanneto, villaggio nei pressi del Po
Ibi se munimento ad tempus commeatibusque fluminis et Brixianorum etiam Gallorum auxilio aduersus crescentem in dies multitudinem hostium tutabantur

[26] Qui tumultus repens postquam est Romam perlatus et Punicum insuper Gallico bellum auctum patres acceperunt, C Atilium praetorem cum una legione Romana et quinque milibus sociorum, dilectu nouo a consule conscriptis, auxilium ferre Manlio iubent; qui sine ullo certamine, abscesserant enim metu hostes, Tannetum peruenit
Qui essi per il momento si fortificarono e provvidero al trasporto delle vettovaglie sulle acque del fiume difendendosi con l'aiuto dei Bresciani ed anche dei Galli Cenomani contro la moltitudine dei nemici, che aumentava ogni giorno di più

[26]Come giunse a Roma la notizia dell'improvvisa sollevazione dei Galli ed il senato apprese che la guerra contro i Cartaginesi era resa più difficile con l'aggiunta della guerra gallica, i senatori comandarono al pretore C Atilio di portare aiuto a Manlio con una sola legione romana e cinquemila soldati alleati arruolati dal console nell'ultima leva

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Livio, Ab urbe condita: Libro 29; 18 - 20
Livio, Ab urbe condita: Libro 29; 18 - 20

Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 29; 18 - 20

Et P Cornelius, in locum eius quae missa cum praetore erat scripta legione noua, profectus ab urbe sexaginta longis nauibus praeter oram Etruriae Ligurumque et inde Saluum montes peruenit Massiliam et ad proximum ostium Rhodani, pluribus enim diuisus amnis in mare decurrit, castra locat, uixdum satis credens Hannibalem superasse Pyrenaeos montes

Quem ut de Rhodani quoque transitu agitare animaduertit, incertus quonam ei loco occurreret necdum satis refectis ab iactatione maritima militibus trecentos interim delectos equites ducibus Massiliensibus et auxiliaribus Gallis ad exploranda omnia uisendosque ex tuto hostes praemittit

Hannibal ceteris metu aut pretio pacatis iam in Uolcarum peruenerat agrum, gentis ualidae
Atilio giunse a Tanneto senza alcun contrasto, perché i nemici per paura si erano ritirati:Publio Cornelio, avendo arruolato una nuova legione, in sostituzione di quella che era stata mandata col pretore, partito da Roma con sessanta navi da guerra, costeggiando l'Etruria e la regione dei Liguri e quindi i monti dei Salluvii, giunse a Marsiglia e nei pressi della più vicina foce del fiume Rodano, che corre al mare diviso in più correnti, pose il campo ritenendo difficile credere che Annibale avesse già valicato i Pirenei

Quando poi seppe sicuramente che Annibale meditava di passare anche il Rodano, incerto in qual punto gli dovesse andar incontro, poiché i soldati non si erano ancor ripresi dal mal di mare, mandò innanzi nel frattempo trecento cavalieri scelti guidati dai Marsigliesi ed insieme truppe ausiliarie galliche, per fare una ricognizione tutto intorno e, senza esporsi a pericolo, osservare i movimenti dei nemici

Annibale, ridotte alla quiete le altre popolazioni galliche coi doni o con la paura, era ormai già pervenuto nel territorio dei Volci che erano gente forte e gagliarda
Colunt autem circa utramque ripam Rhodani; sed diffisi citeriore agro arceri Poenum posse, ut flumen pro munimento haberent, omnibus ferme suis trans Rhodanum traiectis ulteriorem ripam [amnis] armis obtinebant

Ceteros accolas fluminis Hannibal et eorum ipsorum quos sedes suae tenuerant simul perlicit donis ad naues undique contrahendas fabricandasque; simul et ipsi traici exercitum leuarique quam primum regionem suam tanta hominum urgente turba cupiebant

Itaque ingens coacta uis nauium est lintriumque temere ad uicinalem usum paratarum
I Volci che abitano intorno all'una ed all'altra sponda del Rodano, dubitando di poter tenere lontano il Cartaginese dai territori di qua dal fiume, per potersi servire del fiume stesso come difesa trasferirono quasi tutta la loro gente al di là del Rodano e ne occuparono armati la sponda sinistra

Annibale attirò a sé con donativi gli altri abitanti della zona del Rodano e contemporaneamente quegli stessi che si erano trattenuti nelle loro sedi, perché da ogni parte raccogliessero navi e ne costruissero di nuove: cosa gradita a quelle stesse genti che desideravano vivamente che l'esercito cartaginese fosse trasportato oltre il Rodano e che il proprio territorio fosse al più presto liberato da una così grande ed incalzante massa di soldati

Infatti fu raccolta una gran quantità di navi e di piccole barche costruite senza particolare cura per servire da mezzo di trasporto in luoghi vicini

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Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 22; 11-20

nouasque alias primum Galli incohantes cauabant ex singulis arboribus, deinde et ipsi milites simul copia materiae, simul facilitate operis inducti, alueos informes, nihil dummodo innare aquae et capere onera possent curantes, raptim quibus se suaque transueherent faciebant

[27] Iamque omnibus satis comparatis ad traiciendum terrebant ex aduerso hostes omnem ripam equites uirique obtinentes

Quos ut auerteret, Hannonem Bomilcaris filium uigilia prima noctis cum parte copiarum, maxime Hispanis, aduerso flumine ire iter unius diei iubet et, ubi primum possit quam occultissime traiecto amni, circumducere agmen ut cum opus facto sit adoriatur ab tergo hostes
I Galli cominciarono prima a costruire altre imbarcazioni scavando nei tronchi, poi gli stessi soldati indotti dalla quantità di materiale e dalla facilità della costruzione si adoperarono a fabbricare rozze barche, con le quali trasportare sé e le proprie cose, di nulla curandosi purché quegli scafi potessero solcare in tutta fretta le acque e sopportare il peso dei bagagli

[27]Quando già tutto era ormai pronto per il traghetto, dalla riva opposta i nemici, che occupavano tutta la sponda, con milizie a cavallo e a piedi cominciarono a spargere terrore

Annibale per allontanarli ordinò ad Annone, figlio di Bomilcare, di risalire nella prima vigilia della notte per almeno un giorno di cammino il fiume contro corrente con parte delle milizie soprattutto spagnole, per attraversare il fiume in gran segreto appena gli fosse possibile e fare una manovra di aggiramento per poter assalire il nemico da tergo, quando fosse venuto il momento opportuno
Ad id dati duces Galli edocent inde milia quinque et uiginti ferme supra paruae insulae circumfusum amnem latiore ubi diuidebatur eoque minus alto alueo transitum ostendere

Ibi raptim caesa materia ratesque fabricatae in quibus equi uirique et alia onera traicerentur

Hispani sine ulla mole in utres uestimentis coniectis ipsi caetris superpositis incubantes flumen tranauere

Et alius exercitus ratibus iunctis traiectus, castris prope flumen positis, nocturno itinere atque operis labore fessus quiete unius diei reficitur, intento duce ad consilium opportune exsequendum

Postero die profecti, ex loco edito fumo significant transisse et haud procul abesse; quod ubi accepit Hannibal, ne tempori deesset dat signum ad traiciendum
Guide galliche destinate ad aiutare questo piano informarono che circa a venticinque miglia da quel punto, risalendo il fiume, questo girava più vasto intorno ad una piccola isola; là si divideva e presentava una possibilità di passaggio in un punto meno profondo del suo letto

Qui in gran fretta fu tagliato il legname e furono costruite imbarcazioni sulle quali si potevano trasportare cavalli e soldati e tutti gli altri bagagli

Gli spagnoli senza alcuna difficoltà, gettati gli abiti, passarono il fiume su degli otri appoggiandosi su piccoli scudi sovrapposti

L'altra parte dell'esercito traghettata su imbarcazioni costruite in legno, piantati gli accampamenti vicino al Rodano, stanca per il viaggio notturno e per la fatica delle costruzioni, con un solo giorno di riposo riprese le forze, mentre Annone era occupato a condurre opportunamente ad effetto il suo piano

Partiti il giorno dopo, da un'altura fecero segnalazioni col fumo per avvertire che erano passati e che non erano molto lontani; come Annibale venne a sapere ciò, per non perdere l'occasione opportuna, diede il segnale di passaggio

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Latino: dall'autore Livio, opera Ab urbe condita parte Libro 33; 01 - 25

Iam paratas aptatasque habebat pedes lintres, eques fere propter equos naves

Nauium agmen ad excipiendum aduersi impetum fluminis parte superiore transmittens tranquillitatem infra traicientibus lintribus praebebat

equorum pars magna nantes loris a puppibus trahebantur, praeter eos quos instratos frenatosque ut extemplo egresso in ripam equiti usui essent imposuerant in naues

[28] Galli occursant in ripa cum uariis ululatibus cantuque moris sui, quatientes scuta super capita uibrantesque dextris tela, quamquam et ex aduerso terrebat tanta uis nauium cum ingenti sono fluminis et clamore uario nautarum militumque, et qui nitebantur perrumpere impetum fluminis et qui ex altera ripa traicientes suos hortabantur
I fanti avevano già pronte ed allestite delle barche, i cavalieri, invece, disponevano di imbarcazioni simili a navi già pronte presso i cavalli per trasportarli

Annibale, facendo avanzare le navi in linea a monte del fiume, per ricevere tutto l'impeto della corrente, offriva così un passaggio più tranquillo alle barche che traghettavano nella parte inferiore

La maggior parte dei cavalli veniva trascinata a nuoto per le briglie dalle poppe, eccetto per quelli che erano stati imbarcati già forniti di sella e di freno, perché il cavaliere appena sbarcato sulla sponda se ne potesse subito servire

[28] I Galli si fecero loro incontro sulla riva con una varietà di urli e di canti propri della loro gente, peruotendo e scrollando gli scudi sopra il capo e brandendo le armi con le destre, per quanto fossero spaventati da una così grande quantità di navi accompagnata da un grande rumoreggiare del fiume e dal vario schiamazzo dei rematori e dei soldati, sia di quelli che stavano traghettando e che si sforzavano di rompere l'impeto delle onde, sia di quelli che dall'altra riva incoraggiavano i loro compagni al passaggio
Iam satis pauentes aduerso tumultu terribilior ab tergo adortus clamor, castris ab Hannone captis

Mox et ipse aderat ancepsque terror circumstabat, et e nauibus tanta ui armatorum in terram euadente et ab tergo improuisa premente acie

Galli postquam utroque uim facere conati pellebantur, qua patere uisum maxime iter perrumpunt trepidique in uicos passim suos diffugiunt

Hannibal ceteris copiis per otium traiectis spernens iam Gallicos tumultus castra locat

Elephantorum traiciendorum uaria consilia fuisse credo; certe uariata memoria actae rei
Mentre erano già abbastanza spaventati per lo scompiglio che avevano di fronte, furono sorpresi alle spalle da un più terribile clamore, accorgendosi che i loro accampamenti erano stati occupati di sorpresa da Annone

Lo stesso Annone era lì ad incalzarli in modo che i Galli furono presi da un duplice terrore, da un lato per quella folla di soldati che usciva dalle navi sulla terra, dall'altro per quella schiera che all'improvviso li incalza, a da tergo

I Galli, per quanto avessero tentato di opporre resistenza su ambedue i fronti, si videro respinti; allora aprirono a forza il passo là dove sembrava che la via fosse più libera e così, spaventati, si sparsero qua e là per iloro villaggi

Annibale, fatte passare tranquillamente lerimanenti milizie, non tenendo ormai più in nessun conto della sollevazione dei Galli, pose gli accampamenti

Io credo che siano stati adottati vari espedienti per il trasporto degli elefanti; è certo, tuttavia, che quell'impresa viene raccontata in modi diversi

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Quidam congregatis ad ripam elephantis tradunt ferocissimum ex iis inritatum ab rectore suo, cum refugientem in aquam nantem sequeretur, traxisse gregem, ut quemque timentem altitudinem destitueret uadum, impetu ipso fluminis in alteram ripam rapiente

Ceterum magis constat ratibus traiectos; id ut tutius consilium ante rem foret, ita acta re ad fidem pronius est

Ratem unam ducentos longam pedes, quinquaginta latam a terra in amnem porrexerunt, quam, ne secunda aqua deferretur, pluribus ualidis retinaculis parte superiore ripae religatam pontis in modum humo iniecta constrauerunt ut beluae audacter uelut per solum ingrederentur
Alcuni narrano che, raccolti sulla sponda gli elefanti, il più feroce di tutti, adirato contro la sua guida, volendola inseguire mentre si era gettata in acqua a nuoto, abbia trascinato con sé la torma: appena veniva meno il terreno sotto i piedi, la forza della corrente trasportava alla riva opposta chiunque temesse la profondità del fiume

La tradizione più attendibile è, pertanto, questa, che gli elefanti siano stati trasportati su zattere; è più facile a credersi che si sia adottato questo sistema più sicuro in seguito a qualche incidente

Fu spinta da terra nel fiume una zattera lunga duecento piedi e larga cinquanta, che, per non essere trascinata via dalla corrente, fu legata nella sua parte superiore alla sponda con salde corde e fu ricoperta di uno strato di terra a guisa di ponte, affinché le belve con piena fiducia vi entrassero come su terra ferma

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