Dopo la risonanza mediatica che ebbe la sentenza del maxi-processo a Palermo, Paolo Borsellino si trasferisce a Marsala dove viene nominato procurato capo della città
Borsellino scavalca un giudice che aveva più anni di anzianità di lui, quindi più diritto di occupare quel ruolo. Per la sua esperienza accumulata in quegli anni nel pool antimafia, il Consiglio Superiore della Magistratura, con un provvedimento ad hoc, decide di mandare lui alla procura di Marsala.
Quell'occasione rappresentò la prima volta in cui il CSM premiò il merito senza dare precedenza all'anzianità