La donna barbuta di Jusepe de Ribera

la donna barbuta di Jusepe de Ribera

Si intitola Maddalena Ventura con la sua famiglia e mostra una donna con una lunga barba nera, un'estesa calvizie e il petto villoso. Con un seno scoperto allatto un neonato

dietro di lei, il marito ha l'aria perplessa e rassegnata di uno che si è dovuto accontentare. La storia della donna barbuta si perde nella notte dei tempi, evocata dalla mitologia nella statua di una Afrodite adorata in Amatunte, femmina ma con la barba, intrisa del principio maschile, che si unì a Ermete generando l'uomo-donna ermafrodito

Per ribadire l'identità femminile di Maddalena, de Ribera aggiunse sopra i blocchi di pietra un fuso e, avvolto nella rocca, quello che l'apparente ruvidità della fibra sembra un fiocco di canapa più che di lana. Della Maddalena ci sono i lineamenti maschili del volto, la dolente durezza dello sguardo, la corporatura massiccia, le mani deformate dai lavori pesanti, la stoffa grezza dei vestiti. Dettagli messi in risalto dal gioco di luce e ombra che Ribera aveva appreso dai dipinti di Caravaggio, visti a Roma e a Napoli

Maddalena Ventura con la sua famiglia - Jusepe de Ribera, 1631 Maddalena Ventura con la sua famiglia - Jusepe de Ribera, 1631
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