Il volto della donna è scavato dall'eta e dalla fatica quotidiana. Le sue mani sono rugose e denota una povertà che l'ha costretta a lavorare sempre. Davanti a lei un giovane fanciullo che rivolge lo sguardo verso lo spettatore. Nelle sue mani, tiene da un lato un fiasco di vino e dall'altro un formaggio. Ha l'espressione seria, preoccupata per il futuro che forse lo attende. Evadere e migliorare da quella situazione di miseria è quello a cui ambisce.
C'è poco da mangiare e quel poco devono farselo bastare. Lo sfondo della scena è scuro. La luce è distribuita in modo da illuminare i volti dei due protagonisti ma anche gli strumenti che li circondano, necessari per la preparazione e il consumo del loro pasto:
- mestoli attaccati al muro
- una cesta fatta di paglia con uno straccio attaccato
- un contenitore di metallo
- un coltello e l'ombra proiettata sul piattino grazie ai sapienti giochi di luce di Velazquez
- una cipolla
- altri contenitori
Una nota della maestria di Velazquez la possiamo riscontrare nella realistica rappresentazione del vetro trasparente del fiasco